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Gomez: «Amo Firenze. È qui che voglio vincere»

Written By Unknown on Selasa, 31 Maret 2015 | 23.50

FIRENZE - Mario Gomez e Firenze è un connubio sempre più forte e non solo perché lui gioca e segna con la Fiorentina. L'attaccante viola, infatti, assieme alla fidanzata Carina Wanzung, ha fatto visita oggi all'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per una donazione destinata alla Fondazione Meyer. La donazione andrà a potenziare ulteriormente il reparto di Terapia intensiva neonatale dell'Ospedale. A ricevere la coppia tedesca è stato il commissario del Meyer Alberto Zanobini, insieme a medici e infermieri del reparto di Terapia intensiva neonatale. Intanto, dai microfoni della Rai, il centravanti tedesco ha ribadito di non voler sentir parlare di un suo futuro al Barcellona, vuole vincere con la Fiorentina: "Io so quanta verità scrivono e quanta no i giornali, e tutto questo non mi interessa. Ho sempre detto che per me non è tempo di andare via dalla Fiorentina, non è nella mia testa, non è nelle mie intenzioni - ha detto l'attaccante - I tifosi viola sono veramente forti, hanno un gran cuore per la Fiorentina e anche per questo Firenze mi piace molto. Tutto il loro cuore e l'amore per la Fiorentina aiuta molto tutta la squadra. È stato incredibile vedere i nostri tifosi come ci hanno accolto dopo la vittoria contro la Roma. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se riuscissimo a vincere qualcosa. Vorrei proprio sapere cosa succede a Firenze se vinciamo qualcosa. Io questo voglio provarlo".


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Atalanta, per Grassi lavoro differenziato

BERGAMO - Doppia seduta di allenamento per l'Atalanta, in vista dell'incontro con il Torino. Nella sessione odierna, il tecnico Reja ha potuto riabbracciare Baselli, Sportiello e Zappacosta, i quali sono rientrati a Zingonia dopo gli impegni con la nazionale under 21. Grassi e Raimondi, si sono dedicati ad un lavoro di carattere differenziato. Per la giornata di domani è in programma una seduta pomeridiana: si parte alle ore 15, a porte aperte. 


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Parma, rientrato Lila: Galloppa ancora out

PARMA - Continua la preparazione del Parma in vista della trasferta di sabato contro l'Inter a San Siro. Questa mattina gli uomini di Donadoni hanno svolto a Collecchio una seduta esclusivamente tattica. Andi Lila, rientrato dalla convocazione con la nazionale albanese, si è aggregato ai compagni, mentre Galloppa ha svolto un lavoro differenziato in palestra e si è sottoposto a terapie. Da valutare, invece, le condizioni di Iacobucci, infortunatosi al termine della sessione di allenamento odierna. Per mercoledì, infine, è prevista ancora una seduta al mattino.


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Fiorentina, Gomez: «Barcellona? Amo Firenze. È qui che voglio vincere»

FIRENZE - Mario Gomez e Firenze è un connubio sempre più forte e non solo perché lui gioca e segna con la Fiorentina. L'attaccante viola, infatti, assieme alla fidanzata Carina Wanzung, ha fatto visita oggi all'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per una donazione destinata alla Fondazione Meyer. La donazione andrà a potenziare ulteriormente il reparto di Terapia intensiva neonatale dell'Ospedale. A ricevere la coppia tedesca è stato il commissario del Meyer Alberto Zanobini, insieme a medici e infermieri del reparto di Terapia intensiva neonatale. Intanto, dai microfoni della Rai, il centravanti tedesco ha ribadito di non voler sentir parlare di un suo futuro al Barcellona, vuole vincere con la Fiorentina: "Io so quanta verità scrivono e quanta no i giornali, e tutto questo non mi interessa. Ho sempre detto che per me non è tempo di andare via dalla Fiorentina, non è nella mia testa, non è nelle mie intenzioni - ha detto l'attaccante - I tifosi viola sono veramente forti, hanno un gran cuore per la Fiorentina e anche per questo Firenze mi piace molto. Tutto il loro cuore e l'amore per la Fiorentina aiuta molto tutta la squadra. È stato incredibile vedere i nostri tifosi come ci hanno accolto dopo la vittoria contro la Roma. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se riuscissimo a vincere qualcosa. Vorrei proprio sapere cosa succede a Firenze se vinciamo qualcosa. Io questo voglio provarlo".


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Toro, Gaston Silva stop. Salta Atalanta e Roma

TORINO - Torino in campo, per proseguire la propria preparazione, con una doppia seduta di allenamento. Nel primo appuntamento di giornata, al mattino, il gruppo si è focalizzato sul lavoro fisico. Nel pomeriggio, invece, appuntamento sul campo. Gaston Silva si è sottoposto a controlli strumentali che hanno evidenziato una lesione del gemello mediale destro con prognosi di circa trenta giorni. Pontus Jansson prosegue nella fase riabilitativa personalizzata. Sono rientrati in gruppo Farnerud e Vives, che hanno svolto l'intera attività con i compagni. 


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Chievo, per Dainelli problema alla caviglia

VERONA - Chievo in campo, con una doppia seduta di allenamenti. Nella mattinata, il programma ha previsto lavori di forza, di core stability e di reattività. Nel pomeriggio, attivazione tecnica a coppie, sviluppo fase offensiva con sagome, lavoro difensivo a settori. Conclusione con una partita da area ad area. Assenti, per gli impegni con le Nazionali Bardi, Biraghi e Fetfatzidis. Assente anche Zukanovic, che disputerà con la Bosnia un'amichevole contro l'Austria questa sera a Vienna. Dario Dainelli ha lavorato a parte per un problema alla caviglia.


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Sassuolo, ok Vrsaljko: continua recupero Natali

SASSUOLO - Continuano gli allenamenti del Sassuolo in vista della prossima gara di campionato contro il Chievo. Questa mattina, Di Francesco ha diretto una seduta allo stadio Ricci, in cui i neroverdi hanno sostenuto lavoro di forza in palestra e poi trasformazione sul campo, esercizi specifici per reparto, esercitazioni tecnico-tattiche a tutto campo e, in chiusura di sessione, una partitella a campo ridotto. Gazzola, Magnanelli e Natali hanno svolto ancora lavoro differenziato, mentre Vrsaljko è tornato in gruppo. Per mercoledì, infine, è prevista una sessione di allenamento pomeridiano al Ricci a porte chiuse. 


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Cesena, pronto Brianza: out Perico causa febbre

Written By Unknown on Senin, 30 Maret 2015 | 23.50

CESENA - Ripresa quest'oggi la preparazione del Cesena, che ha svolto una seduta pomeridiana al Rognoni. Dopo il consueto riscaldamento, i bianconeri hanno svolto esercizi di mobilità articolare, lavoro propriocettivo, esercizi tecnici, possesso e, infine, lavoro aerobico. Presenti anche Primavera Saporetti, Venturini, Mordini, Fabbri, Pierfederici e Dalmonte. Intanto, dal fronte indisponibili giungono buone notizie: Brienza si è allenato in gruppo, mentre Marilungo ha svolto una seduta parziale. Lavoro differenziato, invece, per Ze Eduardo e Mudingayi. Valzania, Tabanelli e Renzetti hanno proseguito i programmi di recupero della condizione. Assente Perico a causa della febbre. Per martedì è previsto un doppio allenamento.


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Suso punta il Palermo: «Milan, sono pronto»

MILANO - Buon momento di forma quello di Suso. Il centrocampista del Milan, dopo aver brillato nell'amichevole contro la Reggiana, in cui ha messo a segno una doppietta, si dice pronto a debuttare in campionato, magari già dalla prossima sfida contro il Palermo: "Lavoro molto e sono sempre disponibile, so bene che ci possono essere dei periodi in cui si gioca meno - afferma ai microfoni di Milan Channel - Avevo bisogno di tempo per adattarmi, ora conosco il club, il campionato italiano e i compagni". E Suso sa che quest'ultimo scorcio di campionato potrebbe essere importante non solo per la sua stagione, ma anche per quella della squadra di Inzaghi: "Il futuro può essere buono, ma penso al presente - dice -  E' un momento fondamentale per giocare, voglio sentirmi importante. Sono migliorato da quando sono arrivato al Milan - continua Suso - sapevo che il campionato spagnolo e quello inglese erano diversi da quello italiano. Questo è un bel gruppo, e  vado d'accordo con tutti".

SULLA TRASFERTA DI PALERMO - La sfida del Milan contro i rosanero al Barbera sarà ostica, e Suso ne è consapevole, anche se si dice convinto che le difficoltà maggiori arriveranno dalla propria condotta di gara: "Dobbiamo lavorare con intensità, col Palermo sarà una partita difficile e dobbiamo preparaci al meglio - afferma - Non dobbiamo preoccuparci tanto dei rosanero quanto di noi stessi - continua - e trovare la giusta concentrazione. Non dobbiamo sbagliare e cercare di fare gol. Vogliamo portare a casa il risultato".


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Messi il migliore del 2015, Ronaldo solo al 29°posto

ROMA - Il migliore attaccante di inizio anno? Leo Messi. E Cristiano Ronaldo? Solo al 29°posto. La classifica – che riguarda solamente i giocatori di Liga, Premier, Serie A, Bundesliga e Ligue 1, è stata stilata dal CIES, l'osservatorio del calcio che ha sede a Neuchatel (Svizzera). L'argentino del Barcellona è in forma smagliante, avendo siglato da gennaio ben 17 reti in Liga. Lo studio prende in considerazione il numero di tiri, le opportunità create, la distribuzione di gioco e il recupero palla. A completare il podio Arjen Robben e Bas Dost, l'attaccante del Wolfsburg. Il primo giocatore a militare nel nostro campionato è Eder, che si attesta in 15esima posizione.

LA CLASSIFICA - La lista dei primi quindici attaccanti, al 6°posto la stella del Tottenham Harry Kane.

1 - Lionel Messi (FC Barcelona)
2 - Arjen Robben (Bayern Múnich)
3 - Bas Dost (Wolfsburg)
4 - Luis Suárez (FC Barcelona) 
5 - Diego Costa (Chelsea)
6 - Harry Kane (Tottenham)
7- Marco Reus (Borussia Dortmund)
8 - Lucas Barrios (Montpellier)
9 - Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund)
10 - Christophe Mandanne (Guingamp)
11- Antoine Griezmann (Atlético)
12 - Neymar Junior (FC Barcelona)
13 - Olivier Giroud (Arsenal)
14 - Carlos Bacca (Sevilla)
15 - Éder Martins (Sampdoria)


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Parma, per Galloppa terapie al ginocchio

PARMA - Riprende la preparazione del Parma di Donadoni in vista della prossima di campionato in trasferta contro l'Inter. Dopo i due giorni di riposo concessi, il tecnico ha fatto svolgere, in avvio di seduta, mezz'ora di attività atletica a secco, mirata ad allenare la reattività, la frequenza e gli sprint. In seguito, la squadra si è sottoposta ad oltre un'ora di lavoro tecnico-tattico, in cui ha svolto dapprima delle esercitazioni e poi delle partitelle a campo ridotto undici contro undici. Non si è allenato col gruppo Galloppa, al quale è stato diagnosticato un trauma al ginocchio destro. Il centrocapista si è quindi sottoposto a terapie. Assente Prestia, in permesso per motivi familiari. Per martedì, infine, Donadoni ha previsto una sessione mattutina.


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Sorriso per l'Udinese: Domizzi nel gruppo

UDINE - Riparte la preparazione dell'Udinese in ottica Genoa. Prima parte di lavoro in palestra per eseguire esercizi di core stability e prevenzione generale. Sul campo, lavoro aerobico a secco alternato a tecnica dinamica e partite a pressione. L'allenamento si è chiuso con la partitina finale. La buona notizia arriva da Domizzi che ha lasciato l'infermeria e che si è allenato in gruppo. L'esperto difensore potrebbe essere convocato da Stramaccioni per la trasferta in terra ligure. 


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Genoa, attesa per esito degli esami di Bertolacci

GENOVA - Ripresa la preparazione del Genoa di Gasperini, che si è ritrovato a Pegli per continuare gli allenamenti in vista della gara di sabato con l'Udinese al Ferraris. Bertolacci, che ha lasciato il ritiro della Nazionale a Torino, verrà sottoposto ad accertamenti tra stasera e domani dall'equipe medica rossoblù, al fine di stabilire l'entità dell'infortunio alla spalla rimediato in allenamento con gli azzurri. Il centrocampista era comunque squalificato per la prossima di campionato.


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Lazio, attività regolare per Mauri e Mauricio

ROMA - Intensa seduta di allenamento per la Lazio, che si è data appuntamento a Formello nel pomeriggio. Pioli ha ritrovato nel gruppo Mauri, Radu e Mauricio. Cana, invece, ha svolto un lavoro di scarico dopo l'impegno con l'Albania. Migliora  Djordjevic che ha lavorato a parte con il preparatore atletico biancoceleste. Per gli altri esercitazioni sul possesso palla e conclusioni nelle porticine, poi esercizi di superiorità numerica con conclusioni finali. 


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Udinese, quanti nazionali. Scuffet super in Under 19

Written By Unknown on Minggu, 29 Maret 2015 | 23.50

UDINE - Quanti nazionali per l'Udinese in giro per il mondo. Ieri ha giocato in serata Badu. Per il centrocamista ghanese 25 minuti nella ripresa nell'amichevole contro il Senegal terminata con una sconfitta per 2-1. Badu tornerà in campo il 31 marzo insieme a Wague nel "derby" bianconero tra Ghana e Mali che si disputerà a Parigi. E' finita a reti involate la gara tra le Nazionali Under 19 di Italia e Scozia, seconda giornata del girone della fase "Elite" di qualificazione agli Europei che si sta disputando in Austria. Scuffet è sceso in campo dal primo minuto ed ha giocato l'intero incontro. Il prossimo impegno sarà martedì 31 marzo contro l'Austria che ha battuto la Croazia per 2-0. Nelle file croate in campo il primavera Ivan Prtajin dal 64'. A Belek, in Turchia, il difensore della Primavera Pawel Bochniewicz è entrato all'86' nella prima delle due amichevoli programmate dall'Under polacca contro i pari età della Georgia. Oggi è il turno di Karnezis e Kone, impegnati a Budapest nella gara di qualificazione agli Europei tra Grecia e Ungheria.


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Roma, Astori: Cesena la gara della svolta

ROMA - Una vittoria scaccia crisi. È così che lo spogliatoio della Roma ha vissuto il successo di Cesena prima della sosta di campionato. A sottolineare l'importanza dei tre punti strappati in Romagna è Davide Astori: "Il successo del Manuzzi ha cambiato sicuramente la nostra rotta nel senso che avevamo bisogno di un risultato decisivo per ripartire e per avere più consapevolezza nei nostri mezzi, che sono importanti". "Da qui a fine stagione quel successo ci potrà dare una mano a vivere una gara complessa come quella che ci aspetta sabato col Napoli - aggiunge il difensore al sito ufficiale del club giallorosso -. I tre punti di Cesena ci permettono di lavorare in questi giorni di pausa con la mente più libera". Anche perché dopo la serie di risultati negativi e la contestazione della piazza era fondamentale dare una scossa all'ambiente. E a darla è stata la rete di De Rossi: "Il suo è stato un gol fondamentale perché ha cambiato, non dico la forza del gruppo che c'è sempre stata, ma il momento negativo che aveva forse leggermente intaccato la percezione della nostra reale forza". SECONDO POSTO? CORRIAMO SU DI NOI - Adesso la squadra di Rudi Garcia è pronta a difendere con le unghie e con i denti la seconda posizione in classifica che vale l'accesso diretto alla prossima Champions League. "L'avversario che temo di più? Fiorentina, Lazio e Sampdoria stanno facendo un buon campionato, come anche il Napoli che, a parte le ultime due uscite meno brillanti, è una squadra che può lottare benissimo per le prime posizioni - ricorda Astori -. L'ambiente qui sicuramente vive il confronto con la Lazio, ma, come ho detto prima, noi siamo forti e se facciamo il campionato su noi stessi sono convinto che la lotta al secondo posto non ci sarà per gli altri". SUBITO IL NAPOLI - Alle parole però dovranno seguire i fatti, a cominciare da sabato prossimo quando Totti e compagni riceveranno all'Olimpico la visita del Napoli. "I dati parlano chiaro: il suo punto di forza è la fase offensiva, ha giocatori straordinari in attacco che alla prima occasione, al primo metro lasciato libero, ti puniscono - spiega il centrale difensivo -. Nonostante ciò non gioca in modo spregiudicato, dato che sfrutta molto le ripartenze, aspettando l'avversario piuttosto che fare la partita". DIMOSTRERÒ E DIMOSTREREMO IL MASSIMO - A livello personale Astori confessa che lasciare Cagliari per venire a Roma "è stato un salto importante". "Qui nella Capitale personalmente è stato un inizio molto bello, poi ci sono stati un paio di infortuni che hanno rallentato questo processo di inserimento ma credo che, tolta qualche singola prestazione, la giudico una stagione positiva, anche perché siamo al secondo posto in classifica dopotutto - conclude -. Dimostreremo ancora, come del resto abbiamo già fatto più volte in questi mesi, che la nostra è una rosa di alto livello. Personalmente posso solo dire che questi ultimi due mesi saranno fondamentali per cercare di ottenere il riscatto da parte del club: darò, come sempre, il massimo".
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Palermo sudamericano: piace anche Simeone Jr.

PALERMO - Il Palermo che verrà ha i tratti sudamericani. La caccia al sostituo di Dybla è iniziata sotto l'impulso di Gerolin: anche se il suo lavoro ha già prodotto effetti, il dirgente veneziano non è ancora un "dipendente" del Palermo. Al momento collabora con Zamparini nelle vesti di uomo di fiducia. E Gerolin ha presentato una lista di circa 40 nomi preparata durante il suo recente viaggio in occasione del Sub-20 e del Sub-17. La missione di Gerloni è chiara: riproporre a Palermo il modello organizzativo del club friulano, alla scoperta e alla valorizzazione dei giovani talenti. E su queste linee si lavorerà sul post-Dybala. Il Palermo rischia di restare orfana pure del talento di Vazquez, anche se la società pare intenzionata, a meno di offerte irrinunciabili, a tenersi un altro paio d'anni il giocatore. Gerolin comunque potrebbe aver già individuato i nuovi Dybala e Vazquez. Il suo elenco, impreziosito da alcuni potenziali top player, come Giovanni Simeone (figlio di Diego) e gli uruguaiani Gaston Pereiro e Rodrigo Amaral, comprende  altri profili come gli argentini Luciano Acosta e Marcos Astina. Il primo di proprietà del Boca, ma in prestito all'Estudiantes, è un trequartista classe '94; il secondo, diciannovenne del Lanus, può agire da mezzala o esterno offensivo, valutato circa 3 milioni di dollari. Tra i '96 nel mirino anche due attaccanti: Sebastian Benussi, argentino e Alfredo Morales, punto fermo della Colombia Under 20.


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Greco: «Con il Cesena partita fondamentale»

VERONA -"Cesena, sarà una partita fondamentale". Il centrocampista del Verona, intervenuto al Panini Tour 2015, ha commentato il momento degli scaligeri, in vista del prossimo match: "Abbiamo ancora un giorno di riposo prima di iniziare a prepararla. Sarà una partita fondamentale, una sfida molto importante perché ci permetterebbe di allungare ancora in classifica e fare un passo deciso verso la salvezza. Bentegodi determinante? Prima ci salviamo, poi possiamo scendere in campo senza tensioni e toglierci delle soddisfazioni, magari regalandoci un finale di campionato interessante".

PANINI - "Sono molto contento di essere il testimonial per questo evento. Ho voluto portare anche mio figlio perché anche lui, come lo ero io alla sua età, è appassionato di figurine, anche se le figurine Panini non hanno età. Le figurine fanno parte del mondo del calcio da sempre ed è bello vedere mio figlio che le colleziona. La mia figurina preferita? Sicuramente quella di Baggio, era il mio idolo ed era sempre difficile da trovare, così quando la trovavo la custodivo gelosamente. La prima figurina di Greco? La prima che mi ricordo era quella con la maglia del Verona, durante la mia prima esperienza in gialloblù. Ero davvero felice di vedermi sulle figurine".


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Milan-Emery, ecco i motivi per il sì

MILANO - Quali sono i motivi che spingono il Milan a puntare su Unai Emery? Molti, leciti e attendibili, premettendo che tutti gli allenatori stranieri dell'epopea berlusconiana hanno avuto scarsa fortuna in rossonero. Unai Emery, 43 anni, ha però una peculiarità che può agevolarlo: è stato un centrocampista, pensatore ed esecutore, strategicamente accettabile. Un dato che ha fatto la fortuna di Capello, Ancelotti, Allegri e Seedorf. Il tecnico basco potrebbe rappresentare una scommessa: è neofita del campionato italiano, ma non si affaccia al mestiere come Seedorf e Inzaghi. Nonostante la giovane età ha un'ottima esperienza ed è forse il migliore nella gestione di forze, non solo a Siviglia, ma anche a Valencia e prima ancora quando ha compiuto il miracolo Almeria. Emery non ha battuto ciglio quando a fine stagione è stato costretto a dare il via libera alle cessioni eccellenti che i club hanno valorizzato sul mercato. Nel 2014 ha fatto ancora una volta buon viso a cattivo gioco quando, conquistata l'Europa League, il Siviglia ha venduto Moreno e Rakitic. Ma già in quell'occasione Emery aveva tergiversato a rinnovare, in attesa di una chiamata dal Milan già interessato a lui. Il tecnico ha dato disponibilità a trattare, ma il Milan deve ora risolvere i problemi legati l'ingresso di un nuovo socio che garantisca il denaro necessario per intervenire sul mercato estivo. E intanto il club rossonero riflette sull'impatto di un campionato straniero per il tecnico: con lo Spartak, unica esperienza al di fuori della Liga, il tecnico ha fatto poca strada. Ovviamente Emery porterebbe con sé dal Siviglia alcuni elementi di fiducia. Gettonati il mediano Krychowiak (25 anni) forte fisicamente; il centrocampista d'attacco Vitolo (26); l'interditore Inborra (27); l'ala destra Alex Vidal (26); l'attaccante centrale colombiano Carlos Bacca (29) già seguito un anno fa dall'Inter.


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Empoli, riposo lungo. Tonelli è da valutare

EMPOLI - Si riprende martedì pomeriggio: riposo lungo per l'Empoli di mister Sarri che alla ripresa dei lavori inizierà a prepararsi in vista del prossimo match di campionato che vedrà i toscani in scena sul campo della Juventus. Per martedì saranno ancora assenti i giocatori che hanno risposto alle convocazioni delle rispettive nazionali. E sarà il giorno giusto per tornare a valutare le condizioni fisiche di Tonelli: il giocatore sembra in recupero e dalla ripresa in poi il tecnico Sarri ne potrà valutare la convocabilità e la schierabilità contro i bianconeri.


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Caso Parma, tifosi protestano nel paese di Ghirardi

domenica 29 marzo 2015

Partiti pullman per Carpenedolo (Brescia): manifestazione colorita e tranquilla

PARMA - Protesta quasi goliardica dei Boys e del Coordinamento tifosi del Parma a Carpenedolo (Brescia), il paese dell'ex presidente Tommaso Ghirardi, con striscioni, bandiere e cori contro il suo comportamento. Due i pullman partiti dalla città emiliana, nella domenica senza partita, mentre altri tifosi hanno raggiunto la Lombardia in auto, 'munitì di panini al salamino e birra. A presidiare la manifestazione, in piazzale Martiri della Libertà, una decina di carabinieri, ma nessun problema.

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Udinese, Stramaccioni ordina il rompete le righe

Written By Unknown on Sabtu, 28 Maret 2015 | 23.50

UDINE -Mattina di lavoro per l'Udinese, alle prese con una seduta rigenerante. La squadra è tornata nella notte da Lipsia e nella mattinata di oggi ha dato vita ad una seduta di allenamento: lavoro soprattutto di carattere defaticante per chi è stato impegnato per più tempo in occasione del test. Per i giocatori meno impegnati, una parte di lavoro aerobico con la palla. Al termine della seduta odierna, il tecnico Stramaccioni ha congedato la squadra. La ripresa infatti è prevista per il pomeriggio di lunedì, quando il gruppo riprenderà la preparazione in vista della gara di Genova di sabato  4 aprile alle 15.00.


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Atalanta, sette perle: si rivede Estigarribia

BERGAMO - Partitella amichevole per l'Atalanta di Reja che ha affrontato i dilettanti dell'Aurora Seriate: il test, disputato sulla distanza di due tempi da 40', è terminato con il punteggio 7-0. Tanti gli esperimenti per il tecnico che nella ripresa ha schierato anche Estigarribia (da mesi ai box dopo l'operazione al crociato). L'ultima presenza del paraguaiano risale alla sesta giornata del girone d'andata. Moralez ha realizzato una tripletta, Bianchi una doppietta, singole marcature per Emanuelson e Gomez.    


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Galloppa: «Serie D? Sarebbe la morte...»

PARMA - "Abbiamo chiesto che questo caso-Parma sia un esempio, abbiamo alzato la voce e qualcosa è stato fatto. Siamo orgogliosi però non ci accontentiamo. Speriamo per il bene del Parma e di chi ci lavora che la società possa sopravvivere". Lo dice Galloppa a Sky Sport. Il pericolo di scendere tra i dilettanti resta possibile. Così il centrocampista: "Ripartire dalla Serie D sarebbe la morte, mentre se andassimo in Serie B sarebbe diverso ma tutti dovrebbero ridiscutere i contratti perché il debito è notevole e nessuno investirebbe una cifra del genere". 


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Lazio, Radu in gruppo: Djordjevic, prima corsa

ROMA - Ultimo allenamento della settimana per la Lazio di Pioli. Dopo una fase di riscaldamento, la squadra ha svolto un lavoro volto alla circolazione e al possesso palla a due colori e tocco libero. Si è passati successivamente al lavoro atletico sulle ripetute. Buone notizie da Radu che ha superato i problemi muscolari tornando subito in gruppo. Corsa e camminata a passo svelto per Djordjevic che ha iniziato un'altra fase del recupero dopo il via libera dei medici. I lavori riprendono lunedì a Formello.  


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«Senza polemizzare tifiamo Sampnazionale»

GENOVA - Mentre il caso Marchisio continua a gonfiarsi, il presidente della Samp prova a strappare un sorriso. Così Ferrero su Twitter: "Buon pomeriggio, fuori c'è il sole e e non c'è la squadra del cuore. Tutti a spasso con il loro amore! Stasera tifiamo la Sampnazionale senza polemizzare!".  


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Milan, De Sciglio è ok. Montolivo verso il forfait

MILANO - Seduta mattutina per il Milan: il programma,ha previsto un riscaldamento iniziale, strutturato tra corsa ed esercizi per la mobilità e l'articolarità sugli ostacoli alti e bassi. Per concludere il riscaldamento la squadra ha svolto una breve fase di stretching. Poi è comparso il pallone: la squadra si è quindi divisa in due gruppi per svolgere due distinti torelli con 2 giocatori al centro a cercare di recuperare palla. Poi mini-torneo a 4  squadre composte da 5 giocatori l'una. Mentre due squadre si affrontavano su una porzione ridotta del campo centrale, le altre due svolgevano un possesso palla, sempre su campo ridotto, per rimanere caldi. Alex e De Sciglio hanno svolto l'intera seduta assieme al resto dei compagni, mentre Montolivo, alle prese con un problema al flessore, va verso il forfait in occasione della gara con il Palermo.


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Chievo-Nova Gorica: è show di Paloschi

VERONA - Si è conclusa con il punteggio di 3-0 l'amichevole che il Chievo ha disputato quest'oggi a Veronello contro il Nova Gorica, squadra di Prima Divisione slovena. Il test ha visto Maran schierare nel primo tempo una formazione abbastanza offensiva, con Meggiorini e Botta come esterni di centrocampo e Paloschi e Pellissier come punte. Proprio nel primo tempo arrivano i primi due gol: al 20' Paloschi batte il portiere avversario con un perfetto esterno destro, e al 32' è Pellissier a raddoppiare di testa. Nel secondo tempo, poi, via ad una serie di cambi per entrambe le squadre, con l'ingresso in campo per i gialloblù  anche di alcuni ragazzi della Primavera. Il terzo gol arriva al 18', ancora con Paloschi che insacca di destro e mette a segno la sua personale doppietta. 


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Pandev tifa Napoli: «Solo la Juventus è più forte»

Written By Unknown on Jumat, 27 Maret 2015 | 23.50

ROMA - Goran Pandev, ex attaccante del Napoli ed attuale giocatore del Galatasaray, ha parlato con entusiasmo della sua ex squadra, dichiarando: «Dopo la Juventus è il Napoli la squadra più forte in Italia e devo dire che questo è un campionato strano e non è facile fare bene per una squadra che, come il Napoli, gioca ogni tre giorni. La squadra ha offerto grandi prestazioni, ma manca ancora tanto alla fine della stagione per cui non tutto è perduto in campionato. In Europa, in particolare, ha fatto benissimo e credo che attraverso questa competizione si possa arrivare in Champions».

IL FUTURO – Parlando di un possibile ritorno in Italia, Pandev non nasconde la possibilità di approdare al Genoa: «Mi farebbe piacere, - commenta ai microfoni di Radio Crc -. è una bella piazza, importante e che dà stimoli, ma voglio prima finire qui, manca ancora tempo. Ho trascorso tanti anni in Italia, poi ho deciso di lasciare Napoli perché volevo provare un'esperienza all'estero e tutti sapete come è andata, ma spero di finire il più presto possibile per tornare in Italia».

A NAPOLI – Nonostante la lontananza, Pandev non dimentica l'esperienza partenopea: «A Napoli sono stato benissimo, ho trascorso tre anni bellissimi in cui abbiamo vinto la Coppa Italia, giocato in Champions, ma anche abbiamo perso la Supercoppa». Proprio parlando della sfida con la Juventus, il macedone ritorna sull'episodio che lo ha visto protagonista con l'arbitro della finale: «Non l'ho offeso, gli ho detto che non era fuorigioco, mi sono sfogato nella mia lingua e non so se l'arbitro fosse macedone. Quella Supercoppa rappresenta un grande rimpianto perché disputammo una grandissima partita e meritavamo di vincere».

I RICORDI – Scorrendo tra i ricordi, Pandev non dimentica un episodio particolare: «Degli anni azzurri la partita che mi è rimasta nel cuore è quella con la Juventus, finita in parità in cui segnai una doppietta. A Napoli il tifo è davvero incredibile e dà una spinta tremenda: i tifosi del Napoli non esistono in nessun'altra piazza. Ho dato il massimo per questa maglia, ho lasciato lì tanti amici. Sento ancora Higuain, Albiol, Inler, ma diciamo che sono in buoni rapporti con tutto il gruppo. Vincere il campionato non è facile, ma sono certo che il Napoli riuscirà ad arrivare in Champions e dopo la sosta ripartirà alla grande. Se dovessi tornare in Italia e segnare al Napoli certamente non esulterò».

LA LAZIO – Prima di approdare al Napoli, però, Pandev è stato lanciato in Serie A dalla Lazio, della quale il macedone dice: «Mi ha sorpreso, sta disputando un grandissimo campionato ed ha la fortuna di non giocare la coppe. La Lazio sta bene, ma il Napoli è più forte nonostante la classifica dica altro».


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Toro, migliora Farnerud: metà sessione in gruppo

TORINO - Seduta mattutina per il Torino, che si è ritrovato agli ordini di Ventura per svolgere una sessione tecnico-tattica. Presenti tutti i giocatori attualmente a disposizione del tecnico, con Farnerud che insieme a Vives prosegue nel programma differenziato ma continua a migliorare. Entrambi i centrocampisti, infatti, hanno svolto anche una parte di programma con il gruppo. Per sabato e domenica non sono previsti allenamenti. La squadra si ritroverà lunedì per riprendere la preparazione in vista della trasferta di Bergamo. 


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Muriel: «Qui alla Samp c'è l'ambiente ideale»

GENOVA - Luis Muriel ha trovato a Genova l'ambiente ideale per esplodere. Dopo un avvio in sordina a causa dell'infortunio ora è in piena efficienza: "Sono molto contento di questa realtà, sapevo che le cose sarebbero cambiate tantissimo. Adesso sto vivendo un momento molto felice, con una squadra che sta facendo bene, mi sto trovando alla grande qui. Mihajlovic? Tutte le scelte che fa si rivelano giuste, non immagino un futuro senza di lui alla Samp e speriamo di giocare in Europa, o magari in Champions, con lui in panchina. Andiamo avanti passo per passo e l'obiettivo è la prossima partita con la Fiorentina che vogliamo vincere. Speriamo di arrivare a fine campionato con una buona classifica e spero anche di continuare a dimostrare tutto il mio potenziale".


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Lucarelli, parole d'amore: «Io per sempre al Parma»

PARMA - C'è grande soddisfazione al Parma dopo quanto è stato deciso nel consiglio federale di ieri. Ad esprimerla alla stampa è capitan Alessandro Lucarelli: "C'è grande soddisfazione,  grande orgoglio, per essere riusciti a conquistare queste norme che tuteleranno in futuro i calciatori ma anche i tifosi. La nostra era partita come battaglia con le istituzioni e siamo riusciti a farci ascoltare. Si va verso un cambiamento del sistema calcio. Tutti gli sportivi italiani devono essere contenti. Magari nel breve questo punto può essere problematico ma nel futuro non potrà che portare benefici".

IL PASSATO -  "A livello umano c'è grande amarezza - prosegue Lucarelli - fidarsi di quelli che consideravi amici e che pensavi che mai ti avrebbero fatto male e invece te l'hanno fatto. Amarezza perché hai sperato prima in Taci e poi nella disperazione sei arrivato a sperare anche in Manenti. Lui con noi tante parole e zero fatti. Ora tutto questo fa parte del passato, vogliamo cancellare tutto quel che è venuto prima del 19 marzo e da questa data in poi dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro. Con l'avvento dei curatori c'è qualche certezza in più e andiamo avanti sperando di arrivare a fine campionato trovando un compratore. Giochiamo per rendere appetibile il Parma con le nostre prestazioni ma tutti devono fare la loro parte".

IL FUTURO - "Nello spogliatoio c'è soddisfazione per essere riusciti a conquistare questi che erano nostri obiettivi - conclude Lucarelli - Vogliamo salvare il Parma, fino all'ultimo cercheremo di farlo con tutte le nostre possibilità per salvaguardare tanti posti di lavoro e dare a una città come Parma la serie B ripartendo con una società pulita. In serie D rimarresti? O vado avanti con il Parma o smetto. Ho fatto quel che ho fatto perché voglio bene a questa società. Ci metto tanto cuore e tanta passione. A volte mi prendo responsabilità che magari non mi competono ma come ho detto lo faccio sempre perché voglio bene a questa società e vorrei che si trovasse un acquirente".


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Verona, Marquez ok: Valoti ancora a parte

VERONA - Continua la preparazione del Verona, che questa mattina si è ritrovato a Peschiera del Garda nuovamente agli ordini del vice allenatore Bordin. I gialloblù hanno svolto riscaldamento ed alcuni circuiti di forza. Sul fronte indisponibili, Rafael Marquez è tornato in gruppo ed ha svolto l'intera seduta con i compagni. Ancora lavoro differenziato sul campo, invece, per Mattia Valoti. Sabato e domenica, infine, la squadrà riposerà: la ripresa degli allenamenti è prevista per lunedì.


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Lazio, per Radu e Mauricio piccoli fastidi muscolari

venerdì 27 marzo 2015

Il punto sull'infermeria biancoceleste: Ciani non ha nulla di importante, rallenta il rientro di Gentiletti

ROMA - Il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM: "Ciani non ha nulla di importante, questa mattina ha eseguito un accertamento al polso che ha escluso un problema osso, è una semplice distorsione, niente che lo possa tenere lontano dai campi. Gentiletti ha avvertito un fastidio al flessore della coscia sinistra che ha evidenziato una lesione di primo grado del muscolo, da domani inizierà il protocollo previsto. La fase di recupero sarà meno impegnativa rispetto a quella che ha affrontato. Si rallenta il suo rientro, ma non è nulla di preoccupante. Userà questi giorni per recuperare la capacità atletica prima di rientrare in gruppo. Mauricio e Radu hanno osservato giornate di scarico precauzionalmente, avevano piccoli fastidi muscolari e abbiamo ritenuto opportuno non correre nessun rischio in ottica della ripresa di lunedì. Djordjevic ha effettuato il controllo di metà settimana, abbiamo potrà cominciare a correre e nell'arco di due settimane lo riavvicineremo al resto del gruppo".

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Di Carlo: «Pronti e uniti per la missione salvezza»

CESENA -  "La sconfitta con la Roma non ha cambiato i nostri programmi. La squadra è consapevole che può giocarsela ogni domenica, tutto l'ambiente spinge per portare a termine la missione". E' un Di Carlo determinato a compiere l'impresa quello che si presenta in conferenza stampa al termine dell'allenamento di quest'oggi del suo Cesena: "Possiamo fare meglio - ammette -  ma ci sono certezze evidenti come il gioco e l'atteggiamento mostrati nell'ultimo periodo. Questa sosta ci voleva, avevamo bisogno di recuperare a livello mentale, di ricaricare le batterie - continua il tecnico - È stato fatto un lavoro davvero egregio in settimana. C'era bisogno di energia positiva, in modo da presentarci a Verona nel miglior modo possibile".

L'IMPRESA SALVEZZA - Il cammino per raggiungere l'obbiettivo è impervio, e Di Carlo è convinto che occorra procedere passo dopo passo, senza pensare subito agli scontri diretti da affrontare: "Sicuramente lo scontro con l'Atalanta sarà fondamentale - afferma - ma prima di questa gara ci sono quattro partite da giocare. Non voglio fare tabelle, la realtà ci deve far pensare alla gara di sabato col Verona con l'obiettivo di muovere la classifica"

SUL RECUPERO DI BRIENZA -  "Sta svolgendo un lavoro specifico, vediamo quali saranno le risposte per la prossima settimana". 

SUI NAZIONALI - " È motivo di grande soddisfazione avere quattro giovani bianconeri in nazionale, la convocazione li caricherà ancora di più per questo finale di campionato. Basta che abbiano fame e voglia di volersi migliorare sempre".


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Baldini: «Sogno di fare il secondo di Spalletti al Napoli»

Written By Unknown on Kamis, 26 Maret 2015 | 23.50

ROMA - Daniele Baldini, secondo di Spalletti allo Zenit e alla Roma, ha parlato del futuro del Napoli e del suo: "Il Napoli è una realtà del calcio internazionale e credo possa vincere l'Europa League - ha detto ai microfoni di Radio Crc - Potrebbe essere per gli intenditori la favorita per la vittoria del trofeo, o comunque non arriverebbe al di sotto della seconda candidata. Se fossi una delle società di Europa League, infatti, eviterei accuratamente di affrontare il Napoli che è una delle più forti. Benitez ha svolto un grande lavoro, ha portato il Napoli ad un alto livello in Europa, ma grandi meriti vanno alla società che ha permesso al tecnico di lavorare al meglio e con una rosa di grande spessore. Poi il calcio è fatto di cambiamenti continui e se Benitez dovesse essere alla fine del ciclo non si potrebbe far altro che apprezzarne il lavoro, fatto insieme alla società".

ORGANICO E MERCATO
- "L'organico del Napoli è composto da tanti campioni, ma per continuare a crescere la società deve continuamente inserire in questo gruppo sano delle novità che fungono da stimolo ed alzano il livello della rosa. Le alternative sono quelle che fanno la differenza ed avere la possibilità di non abbassare il livello di qualità della squadra facendo dei cambi, fa la differenza. Valdifiori sa giocare e sa far giocare la squadra e se in una realtà umile come quella di Empoli riesce ad elevare il livello della squadra, immagino cosa possa fare in una squadra fatta di calciatori del suo livello".

CON SPALLETTI A NAPOLI
- "Mi piacerebbe allenare il Napoli anche se a giocare ci fossero i ragazzetti della parrocchia, è una risposta scontata. Posso confessare che i miei migliori amici sono napoletani o ischitani, ma comunque a prescindere mi piace il meridione e Napoli è un posto meraviglioso. Poi da qui a dire che ci possa essere un futuro in azzurro, ce ne passa. Da calciatore me lo auguravo, ma non è mai successo. Spalletti l'ho sentito due giorni fa, sta studiando in America, a Miami, e tutto procede alla grande, ma non abbiamo parlato di lavoro: il futuro è anche l'apprezzare il presente. Se dovessi arrivare a Napoli coronerei un sogno che nutro da tanti anni, ma non so se questo sia anche il sogno di Spalletti, sarei onoratissimo di essere il secondo in azzurro. Sono in attesa di sapere quale sarà il nostro destino".
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Roma, ok Holebas: ancora a parte Totti

ROMA - Allenamento mattutino per la Roma di Garcia. I giallorossi non impegnati con le rispettive nazionali si sono sottoposti ad una seduta che ha previsto del lavoro atletico, preceduto da una prima fase di riscaldamento. In conclusione, poi, una partita a tema. Ha lavorato regolarmente in gruppo Holebas, che ieri aveva svolto un programma differenziato. Allenamento personalizzato per Totti, Maicon, Spolli, Castan e Strootman, mentre Keita e Sanabria sono stati impegnati con fisioterapia ed esercitazioni in acqua. Per venerdì è invece prevista una doppia seduta al Fulvio Bernardini.


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Denis: «Atalanta, sono tutte finali»

BERGAMO - "Siamo pronti per affrontare al meglio le ultime partite. Per noi sono tutte finali." Suona la carica German Denis. L'attaccante dell'Atalanta si dice convinto delle qualità della sua squadra e della possibilità di chiudere quanto prima il discorso salvezza: "Un po' di paura c'è - ammette ai microfoni di Sky Sport 24 -  ma dobbiamo stare tranquilli e pensare alle qualità che ha questa squadra. Non pensavamo di trovarci in questa posizione di classifica, ma siamo pronti per questo finale. Il nostro  organico, secondo me, si è rinforzato rispetto alle stagioni precedenti - continua Denis -  ma abbiamo avuto un inizio di campionato difficile e abbiamo fatto fatica a venirne fuori".

SU COLANTUONO - Parole di ringraziamento per l'ex tecnico quelle di Denis, che però ora guarda al presente: "Saremo sempre grati al mister per quello che ha fatto. Abbiamo compiuto un bel percorso insieme, ma adesso c'è Reja: con lui stiamo cercando di recuperare quella fiducia che ci mancava e di tornare a fare punti".

TORINO E SASSUOLO, PASS PER LA SALVEZZA - Dopo la sosta, l'Atalanta affronterà due gare interne che potranno essere decisive per la permanenza nella massima serie, e di questo, Denis è consapevole: "Ci giochiamo gran parte della stagione - ammette l'attaccante -  sappiamo che sarà difficilissimo, ma avremo al nostro fianco i nostri tifosi. Loro possono essere un'arma in più. Dobbiamo conquistare i sei punti - continua - perchè per noi sono fondamentali. Il Toro è una squadra tosta e il Sassuolo ha qualità, ma dobbiamo pensare solo a noi, perchè se giochiamo bene possiamo battere tutti".


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Palermo, Gonzalez prossimo al rientro

PALERMO - Continua la preparazione del Palermo in vista della sfida contro il Milan prevista alla ripresa del del campionato. Questa mattina, i rosanero si sono ritrovati a Boccadifalco agli ordini di Iachini per svolgere delle esercitazioni di carattere tecnico, delle partite a tema e, infine, una sfida a campo ridotto. Sul fronte indisponibili, continua a migliorare Giancarlo Gonzalez, che ha intensificato l'attività di riatletizzazione e appare prossimo al completo recupero, mentre Morganella si è sottoposto a fisioterapia. Ancora assenti, ovviamente, i sette giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Per venerdì, infine, è prevista una seduta pomeridiana al Tenente Onorato.


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Il consiglio di Zamparini: «Napoli, cambia tecnico»

giovedì 26 marzo 2015

Il presidente del Palermo: «Per Dybala voglio solo soldi e Vazquez vale 20 milioni»

PALERMO - "Dybala al Napoli in cambio di Zapata? Non se ne parla, voglio solo soldi. Mi hanno offerto 35 milioni ma ne voglio 40, ho già avuto due offerte. Devo rimettere a posto i conti del Palermo". Lo ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, commentando le numerose voci di mercato su Paulo Dybala. Per il bomber argentino, che a fine anno lascerà il Palermo, si continua a muovere la Juventus che avrebbe già offerto 25 milioni più contropartite, ma Zamparini preferirebbe avere solo ricavi in denaro e per questo potrebbe cedere alle offerte in sterline che arrivano dai club inglesi. Si parla anche del neoazzurro Franco Vazquez. "Per lui voglio 20 milioni", ha spiegato il presidente che consiglia ad Aurelio De Laurentis un cambio in panchina. "Penso che cambierà l'allenatore perché il campionato italiano è diverso dagli altri - ha concluso - L'ho detto al presidente da tempo che dovrebbe cambiare. Quando le cose non vanno bene bisogna rivedere il lavoro di tutto lo staff ma bisogna vedere anche le potenzialità della squadra, in quanto a fatturato, per poterla migliorare. Il Napoli sta già facendo i miracoli per essere in quelle posizion i".

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Denis: «Le prossime gare saranno tutte delle finali»

BERGAMO - "Siamo pronti per affrontare al meglio le ultime partite. Per noi sono tutte finali." Suona la carica German Denis. L'attaccante dell'Atalanta si dice convinto delle qualità della sua squadra e della possibilità di chiudere quanto prima il discorso salvezza: "Un po' di paura c'è - ammette ai microfoni di Sky Sport 24 -  ma dobbiamo stare tranquilli e pensare alle qualità che ha questa squadra. Non pensavamo di trovarci in questa posizione di classifica, ma siamo pronti per questo finale. Il nostro  organico, secondo me, si è rinforzato rispetto alle stagioni precedenti - continua Denis -  ma abbiamo avuto un inizio di campionato difficile e abbiamo fatto fatica a venirne fuori".

SU COLANTUONO - Parole di ringraziamento per l'ex tecnico quelle di Denis, che però ora guarda al presente: "Saremo sempre grati al mister per quello che ha fatto. Abbiamo compiuto un bel percorso insieme, ma adesso c'è Reja: con lui stiamo cercando di recuperare quella fiducia che ci mancava e di tornare a fare punti".

TORINO E SASSUOLO, PASS PER LA SALVEZZA - Dopo la sosta, l'Atalanta affronterà due gare interne che potranno essere decisive per la permanenza nella massima serie, e di questo, Denis è consapevole: "Ci giochiamo gran parte della stagione - ammette l'attaccante -  sappiamo che sarà difficilissimo, ma avremo al nostro fianco i nostri tifosi. Loro possono essere un'arma in più. Dobbiamo conquistare i sei punti - continua - perchè per noi sono fondamentali. Il Toro è una squadra tosta e il Sassuolo ha qualità, ma dobbiamo pensare solo a noi, perchè se giochiamo bene possiamo battere tutti".


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Lazio, cinquina Perea. Pioli: «Un buon test»

ROMA - Spettacolo al Fersini di Formello, dove la Lazio ha battuto per 9-0 in amichevole lo Juventus Club Parma. Grande protagonista Perea: l'attaccante colombiano ha firmato 5 centri, i primi in ordine cronologico sfruttando gli assist di Keita e Klose. A segno anche Keita, Mauricio, Braafheid, Murgia. Radu non ha completato la partita amichevole a scopo precauzionale in seguito alla comparsa di un risentimento muscolare ai flessori della coscia destra. Lavoro in palestra per Ederson e Mauri. 

PIOLI - "Mi fa piacere sentire il sostegno dei tifosi - dice il tecnico a Lazio Radio Style - abbiamo fatto un buon allenamento e i ragazzi hanno avuto la giusta attenzione. Ora la sosta poi la partita contro il Cagliari? Siamo abituati alle soste, in pochi giorni dobbiamo ritrovare l'attenzione e la concentrazione giusta, è un momento importante del campionato e vogliamo continuare a spingere".

PEREA - Così il man of the match: "Questo tipo di allenamento è importante per noi che giochiamo di meno, abbiamo così la possibilità di prendere il ritmo. Ogni giocatore di questa rosa ha qualità importanti, il mister sa che ha tante alternative. Alla ripresa del campionato ci aspetta una trasferta difficile ma noi stiamo giocando bene, abbiamo un'identità di gioco, sarà una bella partita, il Cagliari vorrà vincere". «»


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Parma, Manenti deferito. Altra penalizzazione?

Written By Unknown on Rabu, 25 Maret 2015 | 23.50

mercoledì 25 marzo 2015

Deferito anche il club a titolo di responsabilità diretta

ROMA - Il Parma rischia di subire un'altra penalizzazione in classifica dopo i tre punti già sottratti. Il procuratore federale, Stefano Palazzi, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha infatti deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare, i legali rappresentante pro-tempore del club ducale Giampietro Manenti e Pietro Leonardi "per non aver documentato agli Organi Federali competenti l'avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale" nonché "per non aver documentato agli Organi Federali competenti l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale". Deferita anche la società a titolo di responsabilità diretta.

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Italia, Candreva: «Lazio d'Europa. Lotito? Ottimo lavoro»

ROMA - Antonio Candreva vuole tornare in Europa. Le sue parole dal ritiro della Nazionale sono molto chiare: «La Lazio vuole tornare in Europa. Siamo lì, ce lo meritiamo e vogliamo arrivare fino in fondo giocandoci queste dieci partite al massimo. Forse la sosta viene per noi nel momento sbagliato, dopo sei vittorie consecutive. Le ultime quattro gare del campionato sono quattro scontri diretti, lo sappiamo, ma arriveremo pronti anche a queste. Lotito? Con noi ha un bellissimo rapporto, lo vediamo poco. Ha tante cose da fare. In questi anni ha fatto un lavoro enorme, di qualità. Ha portato la Lazio a vincere tre trofei, ha fatto un ottimo lavoro».

CANDREVA SUGLI ORIUNDI - Una battuta anche sugli oriundi: «Penso siano valori aggiunti, stanno facendo un grandissimo campionato. Eder si sta riconfermando, anche negli anni passati ha fatto bene. Noi li abbiamo messi nelle condizioni di dimostrare le loro qualità».


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Gobbi: «Fondo canadese interessato al Parma»

PARMA - Parla alla stampa Massimo Gobbi. Il difensore del Parma ha subito messo l'accento sull'incontro col presidente Tavecchio: "L'incontro è stato positivo - afferma - poi lo dirà il tempo. Con Tavecchio abbiamo parlato della nostra situazione e delle cose di cui vogliamo si parli nel consiglio di domani. Siamo soddisfatti che già due punti da noi proposti saranno all'ordine del giorno. Si parla di alcune regole che devono essere cambiate - continua Gobbi - affinchè in futuro non succeda più quel che è successo a Parma. Ci aspettiamo delle delibere in tal senso, ed il presidente ci è parso favorevole". Il difensore svela anche un presunto interessamento verso il club: "Il presidente ci ha poi detto che c'è un fondo canadese interessato al Parma. Nulla di più, vedremo".

IL DEBITO - Riguardo l'importante questione del monte debiti da far diminuire, Gobbi si dice disponibile: "Per il momento con i curatori non si è ancora parlato di questo. Quando è iniziata la procedura fallimentare sapevamo comunque che c'è questo aspetto da affrontare. Io sono disponibile come penso anche gli altri che sono qui al Parma - continua il difensore - Sono a disposizione, la scelta di continuare a giocare è perché c'è la speranza che si salvi il club e tutti quelli che ci lavorano. I curatori hanno detto che entro il 15 aprile dovranno dire se si andrà avanti o no. Ci hanno detto che sono ottimisti e noi ci atteniamo a quanto ci han detto".

CHI HA COLPE DEVE PAGARE - Sui mesi trascorsi parlando solo delle vicissitudini societarie, Gobbi afferma: "E' stato un periodo davvero complicato, nel quale abbiamo pensato principalmente a questioni extra calcistiche piuttosto che al campo.  Giunti a questo punto vogliamo che siano serviti a qualche cosa. Per chi li ha vissuti sono stati davvero un incubo - continua - quindi noi stiamo agendo affinchè non si ripetano più, né qui né altrove. Mi sento molto tradito da chi ha amministrato il Parma fino a qui, anche a livello umano. Spero che indagini vadano avanti perché chi ha portato il Parma allo sfascio paghi. Noi in campo abbiamo sempre fatto il possibile e cercheremo di farlo sempre".

SU INTER-PARMA - E riguardo la possibilità di non giocare la prossima di campionato qualora non giungano le risposte attese dal consiglio federale, Gobbi non si sbilancia: "Vedremo le delibere, poi c'è ancora tempo eventualmente per altri incontri - afferma - Noi continuiamo a giocare, ma in ogni caso guardiamo allo step di domani, perché sarà un segnale. La partita con l'Inter? Non è ancora il momento di pensarci. Noi vigileremo - continua -  pronti a tornare a Roma e a ridiscutere in caso affinchè le nostre richieste vadano poi a buon fine con le società in Lega. Bisognerà vedere se queste vorranno cambiare il sistema o rimanere in quello che ha visto il Parma finire come è ora".


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Juventus, ad Allegri il premio Bearzot: «Risultati e bel gioco»

ROMA - È Massimiliano Allegri il vincitore della quinta edizione del premio 'Enzo Bearzot'. Il tecnico della Juventus succede all'allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti. Ad annunciarlo è stato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che presiede la giuria assieme a Giancarlo Abete. Il premio istituito dall'Unione Sportiva Acli, con il patrocinio della Federcalcio, è stato assegnato in passato a Cesare Prandelli, Walter Mazzarri e Vincenzo Montella.

LE MOTIVAZIONI - Queste le motivazioni che hanno portato alla scelta di Allegri: "Nel corso della sua carriera Allegri è sempre riuscito a costruire squadre capaci di coniugare risultati e bel gioco. Traguardi raggiunti puntando sulla creazione di gruppi coesi in campo e fuori. Come il grande Enzo Bearzot, Massimiliano Allegri si è sempre posto un passo indietro rispetto ai suoi giocatori, responsabilizzandoli al massimo ma guidandoli, allo stesso modo, oltre che con sapienza tattica, con equilibrio, fermezza e tranquillità. Un metodo di lavoro che sembra essere diventato il marchio di fabbrica di uno dei migliori allenatori italiani".

LA PREMIAZIONE - La cerimonia di premiazione si terra' presso il Salone d'Onore del Coni lunedì 25 maggio e sarà ripresa dalle telecamere di Rai Sport 1 per una puntata speciale de 'Il Processo del Lunedì" condotto da Enrico Varriale.


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Napoli, Andujar: «Scontri diretti decisivi, la Champions League dipende da noi»

mercoledì 25 marzo 2015

Il portiere argentino: «Giocando come sappiamo possiamo risalire la classifica»

NAPOLI - «La corsa Champions League dipende da noi, da cosa faremo negli scontri diretti a cominciare da quello contro la Roma». Così il portiere del Napoli, Mariano Andujar, sul momento della squadra durante un'intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss. L'argentino è fiducioso: lottando su tre fronti possono arrivare titoli e soddisfazioni a fine anno. «Sappiamo che dobbiamo migliorare, soprattutto in campionato - ha proseguito Andujar - e sono convinto che risaliremo la classifica. Vogliamo dimostrare che il Napoli è vivo e competitivo per potersela giocare con tutti, daremo il massimo per tornare in Champions League: se giochiamo da Napoli, ci arriveremo».

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Toro, migliorano Farnerud e Vives

TORINO - Allenamento mattutino per il Torino di Ventura. Il tecnico granata ha diretto una seduta equamente suddivisa tra parte atletica, sia in palestra che in campo, ed esercitazioni con il pallone sul terreno di gioco secondario. Ancora lavoro differenziato per Farnerud e Vives, ma le loro condizioni migliorano di giorno in giorno. Intanto, quest'oggi la squadra ha avuto come spettatori d'eccezione alcuni bambini israeliani e palestinesi, ospiti in questi giorni della citta' di Torino nell'ambito dell'iniziativa "Un calcio per la pace", i quali si sono poi intrattenuti con tecnico e giocatori per scattare foto ricordo e scambiare qualche parola. Per giovedì, infine, è prevista una sessione tecnico-tattica, alla quale partecipera' anche la Primavera di Longo.


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Chievo, doppia seduta. Hetemaj, differenziato

VERONA -Doppia sessione di lavoro per il Chievo: i gialloblu di Maran, al mattino sono stati impegnati in un programma che ha previsto esercizi di mobilizzazione e di elasticità. In seguito, piani di forza individuali, il tutto svolto in palestra. Nella seconda sessione di giornata, quella pomeridiana, dopo l'attivazione fisica, il gruppo si è dedicato ad una esercitazione tecnica sul possesso palla, poi lavoro fisico inframezzato da una partita a campo ridotto.Assenti, dalla seduta odierna i giocatori convocati nelle rispettive nazionali. Out anche gli infortunati Mattiello ed Hetemaj. Il secondo ha proseguito nella svolgimento del proprio programma differnziato di lavoro, il seguito al risentimento muscolare accusato al flessore della gamba sinistra durante il primo tempo della partita con il Genoa.


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Mandorlini: «Bagnoli, vorrei battere il record»

Written By Unknown on Selasa, 24 Maret 2015 | 23.50

VERONA - "Lazio? Perdere ci sta, ma si poteva far meglio". L'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, a margine della visita allo stand della Casa Vinicola Sartori, official supplier gialloblù, in occasione di Vinitaly 2015, commenta il campionato del Verona: "Ho rivisto la registrazione della partita e devo dire che nelle situazioni decisive della gara non siamo stati molto fortunati. Questo non toglie che noi non eravamo nella nostra migliore serata, contro una squadra che invece era al top della forma. Le assenze? Non mi piace parlare dei singoli. Con la Lazio mancavano calciatori che avevano fatto bene nell'ultimo mese, ma abbiamo anche tante alternative. Noi prepariamo le gare tutti insieme, deciderò chi scenderà in campo con il Cesena. Credo che l'atteggiamento dovrà essere diverso. Va bene così, abbiamo avuto un mese molto importante e siamo riusciti a portare a casa punti in scontri davvero difficili. Adesso c'è la pausa, dobbiamo prepararci bene perché col Cesena sarà uno scontro fondamentale. Non so se sarà decisiva o meno, dopo mancheranno ancora 9 incontri. Resta comunque una partita a cui teniamo tantissimo, questa settimana ci mancano tanti giocatori impegnati con le nazionali, la concentrazione, quando ci ritroveremo dopo la sosta, dovrà essere massima. Il derby di ritorno? Lo giocheremo alle 12.30, un orario un po' strano, all'andata non ci ha portato molto bene, non mi piace molto giocare a quell'ora. Anche col Chievo sarà molto importante e ci prepareremo bene, manca ancora tanto tempo. Speriamo di prenderci una bella rivincita".

FUTURO - "L'ho sempre detto, non è una novità, mi piacerebbe rimanere qua il più a lungo possibile e magari, perché no, battere anche il record di Bagnoli. Credo che le priorità al momento siano altre, dobbiamo raggiungere al più presto il nostro obiettivo. Delle ultime 10 partite ne giocheremo 7 al Bentegodi, sembra facile  ma nel calcio non c'è mai niente di scontato, questo non cambia il mio modo di pensare, ci concentreremo una partita alla volta. Tifosi? Sono il nostro dodicesimo uomo. Campionato? All'inizio c'erano tante aspettative su di noi, giusto che ci siano, abbiamo sempre detto che sarebbe stato un anno complicato, è sempre difficile riconfermarsi, ma questo è il campionato più bello. Gli oriundi in nazionale? Come ho già detto, credo che sia importante partire dai nostri giovani, l'oriundo può essere un valore aggiunto. Un commento su Toni? Ho paragonato Luca a tanti campioni, la scorsa settimana ho detto che è immortale come Federer, ho un rapporto particolare con lui, mi auguro che continui a giocare".


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Ferrero: «Stop a retorica! Sì a oriundi in Nazionale»

GENOVA - Sul proprio account Twitter, anche il vulcanico presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, dice la sua riguardo la polemica sugli oriundi in Nazionale, innescata dalle dichiarazioni di Mancini dei giorni scorsi: "Non solo per il mio Eder. Basta con la vecchia retorica! L'Italia ha aperto le porte al mondo, dimostriamo di essere un Paese moderno". Queste le parole del patron dei blucerchiati, che si schiera quindi a difesa delle scelte del ct Conte, il quale ha convocato per i prossimi impegni azzurri anche l'attaccante della Sampdoria e Vasquez del Palermo. 


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Uefa, Platini rieletto presidente per la terza volta

VIENNA - Michel Platini è stato rieletto presidente dell'Uefa, al termine delle votazioni dei delegati che hanno preso parte al Congresso della confederazione calcistica europea. Per l'ex fuoriclasse della Juventus, in carica dal 2007, sarà il terzo mandato. Platini rimane anche vicepresidente della Fifa.

LE PAROLE DI PLATINI - «Grazie, davvero grazie, per la fiducia e il supporto che mi avete dato. Per me significa molto più di quanto possiate immaginare, e sono fiero di essere ancora il capitano di questa squadra vincente, e che ha ottenuto così tanti risultati» Sono state queste le prime parole rivolte ai delegati del Congresso Uefa da Michel Platini dopo la rielezione. L'ex calciatore bianconero era candidato unico ed è stato rieletto per acclamazione. «So di poter contare su di voi, e voi su di me - ha detto ancora Platini, secondo quanto riporta il sito dell'Uefa - e questa vicinanza e comunione di intenti ci rende forti e ci fa prendere decisioni coraggiose. Come sapete, la mia rielezione significa anche che sarò vicepresidente della Fifa per altri 4 anni, e noi europei vogliamo che anche la Fifa sia sempre più forte».


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Schelotto sugli oriundi: L'importante è dare tutto

VERONA - "L'importante è dare tutto per la maglia". Anche Ezequiel Schelotto, ai microfoni di Sky, è intervenuto in merito alla questione degli oriundi, che peraltro lo tocca da molto vicino: "Io sono stato molto contento quando ho indossato la maglia della Nazionale under 21 e maggiore, ho dato tutto in campo per l'azzurro. L'importante, in questo momento è che l'Italia vinca, sia con giocatori dal doppio passaporto che con quelli nati qui. Io sono stato orgoglioso della scelta fatta. Come dice Conte, l'importante è dare tutto. Il Chievo? Siamo in un buon momento, dobbiamo continuare così. Dopo la sosta avremo uno scontro decisivo col Sassuolo. Siamo uniti e Maran ci spinge a dare il massimo. Solo andando avanti così possono arrivare le gioie. Parma? Mi dispiace tantissimo per quello che sta succedendo. Lo scorso anno la squadra si era meritata l'Europa League e la città non merita questo".


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Shaqiri: «Ho voluto l'Inter e sono qui per riportarla in alto»

martedì 24 marzo 2015

ROMA - Xherdan Shaqiri ha fiducia nel progetto dell'Inter, in Roberto Mancini e nel futuro del club. Tanto che lo svizzero, intervistato dalla radio Sfr, si dice convinto di aver fatto la scelta giusta a lasciare il Bayern Monaco, primo in classifica in Bundesliga e in lotta per la Champions: "Abbiamo un progetto. Vogliamo portare l'Inter ai livelli a cui appartiene. E voglio fare la mia parte. L'Inter mi ha dato le migliori prospettive con un allenatore di alto livello", ha dichiarato Shaqiri. Il nerazzurro ha risposto anche alle domande di Tageswoche ribadendo la volontà di restare a Milano e riportare la squadra ai fasti del passato: "Rimarrò sicuramente all'Inter. Il livello del club magari non è quello del Bayer Monaco. Ma ho voluto così e voglio che questo club torni ai livelli in cui si trovava".

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Pisano: «Convocazioni? Contento per Vazquez»

VERONA - "Sono contento per Vazquez".Eros Pisano, attualmente in forza al Verona, commenta la questione delle convocazioni del Ct Conte, esprimendo felicità per la chiamata del suo ex compagno di squadra a Palermo: "Conte ha chiamato i giocatori che si sono messi più in luce sin qui. Anche a me piacerebbe raggiungere questo traguardo cone le mie prestazioni qui a Verona. Resta il fatto che se gli oriundi sono convocabili, è giusto che il commissario tecnico deve tenerne conto. Per gli italiani la sfida diventa cercare di far meglio degli oriundi. Il mio futuro? Mi trovo molto bene qui: ora voglio finire al meglio questo campionato, poi non mi dispiacerebbe restare, mi sono ambientato molto bene. Vedremo a giugno. Toni? Al gruppo fa sempre bene uno come lui: ci dà la carica".


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Arbitri, Rizzoli: «Critiche Napoli vanno oltre il rispetto»

martedì 24 marzo 2015

L'arbitro bolognese interviene in merito alle polemiche sulla direzione di gara di Calvarese durante la partita di domenica tra gli azzurri e l'Atalanta

ROMA - "Le critiche sono una cosa estremamente positiva. Devono esserci e sono necessarie. L'importante è che si mantenga il rispetto". Così l'arbitro bolognese Nicola Rizzoli ha commentato, a margine di un convegno a Bologna sul fair play, i due tweet con cui il Napoli ha criticato le decisioni dell'arbitro Gianpaolo Calvarese che ha diretto domenica scorsa il match con l'Atalanta. "Quando si va oltre - ha aggiunto Rizzoli - le critiche servono a poco".

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Rugani: «L'attaccante più ostico? Dybala»

Written By Unknown on Senin, 23 Maret 2015 | 23.50

EMPOLI - "Voglio continuare a dare ogni giorno il massimo e crescere il più possibile". In un'intervista a VivoAzzurro, il difensore dell'Empoli Daniele Rugani ha fatto il punto sulla propria carriera: "Sono fortunato: l'Empoli è un club che valorizza i giovani. Gli obiettivi che mi pongo sono la salvezza con l'Empoli, la disputa di un buon Europeo a giugno e il raggiungimento della qualificazione alle Olimpiadi con l'Under 21. Nazionale maggiore? La convocazione a ottobre è stato un evento inaspettato, non ci avrei mai pensato. Mi sono sentito onorato e ho cercato di prendere il meglio da quell'esperienza, imparando dai tanti campioni presenti".

INIZI - "Ho iniziato a 5 anni, allenandomi semplicemente con i ragazzi più grandi, dato che non potevo giocare le gare a causa dell'età. Prendevo invece parte alle partitelle con gli amici del mio paese e giocavo a casa con mio fratello. Sono nato come centrocampista, poi a 10 anni, all'Empoli, sono stato arretrato di ruolo. Già da piccolo avevo qualcosina in più degli altri ragazzi. Poi intorno ai 17-18 anni, ho capito che forse potevo farcela. Da bambino, essendo sempre stato un tifoso della Juventus, avevo diversi video e dvd bianconeri, e una maglia di Alex Del Piero. Adesso invece non ho modelli d'ispirazione particolari, cerco di prendere il meglio dai difensori più bravi".

MIGLIORARE - "Dovrei migliorare la sensibilità del sinistro, poi vorrei cercare di aumentare la velocità di pensiero e la personalità. Il mio punto di forza principale credo che sia la capacità di rimanere concentrato. Consigli dagli allenatori? Credo che l'insegnamento più prezioso sia il lavorare tanto, senza mai accontentarsi e sempre guardando al traguardo successivo. Nella mia breve carriera ho appreso che dare sempre il massimo in gara e negli allenamenti alla fine paga. Differenze con la B? In A c'è più qualità e velocità. Gli errori li paghi sempre. Gli attaccanti sono più efficaci nelle giocate e precisi nei tiri da fuori. Chi mi ha messo più in difficoltà? Dybala. Fuori dal campo? Sono tranquillo, mi piace vedere gli amici, leggo molto e amo giocare a tennis. Il calcio a 5 con gli amici? Lo evito, per non rischiare infortuni".


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Zeman: «Oriundi? Stimolo a far meglio»

ROMA - "Bisogna fare meglio di quelli che vengono da fuori". Il tecnico del Cagliari, Zdenek Zeman, ha detto la sua sulla questione oriundi in occasione dell'incontro a Fiumicimo tra dirigenti, allenatori, calciatori e arbitri: "Convocare giocatori che non sono nati nel Paese della Nazionale è un'operazione che si fa per migliorare. E' un'opzione che è già stata valutata e si fa. Se uno gioca in una Nazionale, c'è nato e cresciuto, ha la mentalità del Paese. Anche se è vero che con la globalizzazione si fatica a capire chi viene da dove. Chi cresce in un Paese allora deve mettersi in mostra. Può essere uno stimolo. Bisogna fare meglio di quelli che vengono da fuori".


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Serie A, ecco anticipi e posticipi

MILANO - La Lega Calcio ha comunicato gli anticipi e posticipi dall'11ª alla 16ª giornata di Serie A. Ecco il programma completo

11ª GIORNATA RITORNO
Sabato 11 aprile 2015 ore 18.00 GENOA – CAGLIARI
Sabato 11 aprile 2015 ore 18.00 PARMA – JUVENTUS (*)
Sabato 11 aprile 2015 ore 20.45 HELLAS VERONA – INTER
Domenica 12 aprile 2015 ore 12.30 CESENA – CHIEVOVERONA
Domenica 12 aprile 2015 ore 20.45 MILAN – SAMPDORIA

12ª GIORNATA RITORNO
Sabato 18 aprile 2015 ore 18.00 SAMPDORIA – CESENA
Sabato 18 aprile 2015 ore 20.45 JUVENTUS – LAZIO (*)
Domenica 19 aprile 2015 ore 12.30 SASSUOLO – TORINO
Domenica 19 aprile 2015 ore 18.00 CAGLIARI – NAPOLI (§)
Domenica 19 aprile 2015 ore 20.45 INTER – MILAN
Lunedì 20 aprile 2015 ore 20.45 FIORENTINA – HELLAS VERONA (§)

13ª GIORNATA RITORNO
Sabato 25 aprile 2015 ore 18.00 UDINESE – MILAN
Sabato 25 aprile 2015 ore 20.45 INTER – ROMA
Domenica 26 aprile 2015 ore 12.30 ATALANTA – EMPOLI
Domenica 26 aprile 2015 ore 18.00 FIORENTINA – CAGLIARI (§)
Domenica 26 aprile 2015 ore 20.45 NAPOLI – SAMPDORIA (§)

14ª GIORNATA RITORNO
Martedì 28 aprile 2015 ore 20.45 UDINESE – INTER
Giovedì 30 aprile 2015 ore 20.45 EMPOLI – NAPOLI

15ª GIORNATA RITORNO
Sabato 2 maggio 2015 ore 18.00 SASSUOLO – PALERMO (#)
Sabato 2 maggio 2015 ore 20.45 SAMPDORIA – JUVENTUS (#)
Domenica 3 maggio 2015 ore 12.30 ROMA – GENOA
Domenica 3 maggio 2015 ore 20.45 NAPOLI – MILAN
Lunedì 4 maggio 2015 ore 20.45 TORINO – EMPOLI

16ª GIORNATA RITORNO (Ç)
Sabato 9 maggio 2015 ore 18.00 UDINESE – SAMPDORIA (°)
Sabato 9 maggio 2015 ore 20.45 MILAN – ROMA
Domenica 10 maggio 2015 ore 12.30 CHIEVOVERONA – HELLAS VERONA
Domenica 10 maggio 2015 ore 20.45 LAZIO – INTER

(*) anticipo disposto per impegni in UEFA Champions League.
(§) posticipo disposto per impegni in UEFA Europa League.
(#): in caso di qualificazione della Juventus alle semifinali di UEFA Champions League con gara di andata martedì 5 maggio 2015, gli orari dei due anticipi di sabato 2 maggio 2015 saranno invertiti.
(°): in caso di qualificazione della Juventus alle semifinali di UEFA Champions League l'anticipo UDINESE – SAMPDORIA sarà sostituito dall'anticipo JUVENTUS – CAGLIARI, che potrà essere programmato venerdì 8 maggio 2015 alle ore 20.45 o sabato 9 maggio 2015 alle ore 18.00.
(ç) in caso di qualificazione della FIORENTINA e/o del NAPOLI alle semifinali di UEFA Europa League le gare EMPOLI – FIORENTINA e/o PARMA – NAPOLI potranno essere posticipate (in aggiunta al programma già indicato).  


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Mandorlini «Oriundi? Meglio gli italiani veri»

VERONA - "Sono più per gli italiani". Il tecnico del Verona, Mandorlini commenta le recenti convocazioni del Ct Antonio Conte: "Penso che gli oriundi siano ancora una situazione da sperimentare, per quanto si sia già provata tempo fa. Si fa tanto per far crescere i giovani, poi pensiamo agli oriundi: probabilmente dovremmo pensare di più ai giovani. Polemiche sugli arbitri? Ci possono stare, visto che siamo nel finale di campionato e gli obiettivi si fanno sempre più vicini. Ma il campionato non si falserà mai per una decisione sbagliata o no".


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Mudingayi: «Roma forte, non dobbiamo mollare»

CESENA - "La Roma è una grande squadra, non è facile da affrontare". Dopo il ko con i giallorossi, il centrocampista del Cesena Gaby Mudingayi fa il punto della situazione: "Abbiamo subìto un gol che potevamo evitare, tuttavia la Roma è una grande squadra, non è mai facile giocare con loro.Sapevamo che avremmo trovato una squadra aggressiva, determinata a trovare la vittoria. In settimana ci siamo allenati al massimo, purtroppo usciamo sconfitti. Abbiamo avuto tante occasioni ma non è andata bene. Personalmente mi sento bene, sono in crescita sono convinto che abbiamo ancora molte occasioni per dire la nostra. Non molliamo in nessun modo, il campionato è ancora lungo, i conti li faremo alla fine".


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Benitez, niente squalifica. Ci sarà per Roma-Napoli

lunedì 23 marzo 2015

Solo ammonizione con diffida per il tecnico, espulso nel finale del match con l'Atalanta. Inibito Giulini. Multa alla Lazio per discriminazione

MILANO - Tre giornate di squalifica sono state inflitte al capitano del Parma Alessandro Lucarelli che era stato espulso durante la gara contro il Torino. Il giocatore sconterà un turno per somma di ammonizioni (era già diffidato) e due per aver "rivolto espressioni ingiuriose" all'arbitro al momento dell'espulsione. Lo ha deciso il giudice sportivo.

BENITEZ AMMONITO
- Ammonito con diffida Rafa Benitez espulso durante la partita con l'Atalanta per la prima volta in carriera. Sarà quindi regolarmente in panchina per la sfida contro la Roma. Stessa sorte per Bigon: lo ha deciso il giudice sportivo che ha invece inibito il presidente del Cagliari Tommaso Giulini a svolgere ogni attività nella FIGC, a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società in ambito federale fino al 31 marzo. Tutti i dirigenti sono stati espulsi per essere entrati in campo per contestare l'arbitro. Benitez pensava però che la partita fosse già finita. Il giudice ha multato la Lazio (15 mila euro) per un coro insultante di discriminazione territoriale.

GLI SQUALIFICATI
- Undici invece i giocatori che salteranno il prossimo turno di campionato: Andelkovic (Palermo), Benassi (Torino), Bertolacci (Genoa), Ceppitelli (Cagliari), Denis e Gomez (Atalanta), Icardi e Vidic (Inter), Ilicic (Fiorentina), Inler (Napoli), Larangeira (Udinese). Perotti, protagonista di un caso ieri in Juve-Genoa (è stato steso in area da Marchisio), è stato sanzionato con ammonizione e ammenda per simulazione.

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Fiorentina già al lavoro: Tatarusanu col gruppo

FIRENZE - Torna subito in campo la Fiorentina. Archiviato il pareggio di Udine, gli uomini di Montella si sono ritrovati per riprendere gli allenamenti, con un po' più di tranquillità vista la pausa. Assenti i nazionali, tra i quali Pizarro, Mati Fernandez e Babacar, che ha risposto alla prima convocazione da parte del Senegal. Ancora presente Salah, che si aggregerà martedì alla selezione egiziana. Dall'infermeria, intanto, giungono buone notizie: Tararusanu è tornato ad allenarsi col gruppo. Il portiere ha recuperato dal problema vertebrale che aveva comportato anche una compressione con una neuropatia irradiata e sta tornando alla massima efficienza.  


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Allegri: «Tevez super. Io lo lascio libero»

Written By Unknown on Minggu, 22 Maret 2015 | 23.50

TORINO - Allegri tiene ancora lo spumante in frigo, ma questa vittoria con il Genoa comincia a farlo rilassare: "Tutto quello che stiamo facendo - dice il tecnico della Juve - è merito dei ragazzi, della società, stiamo facendo un'ottima stagione. Cerchiamo di finire al meglio questo campionato, e magari andare in semifinale in Champions, e poi chissà. Nel calcio succedono tante cose".

CHAMPIONS - Inevitabile parlare di Champions, lo scudetto sembra un discorso chiuso: "Il Monaco è una squadra sottovalutata da molti, ha contropiedisti forti. Dobbiamo fare una partita diversa rispetto a quella con il Borussia Dortmund". Poi il tecnico della Juve conferma che la Juve non deve temere nessuno, anzi sono le altre che devono temere la Juve: "Quando arrivi al quarto di finale devi avere la consapevolezza di giocartela con tutti. Visto che la Juve ha fatto un ottimo girone e un ottimo ottavo di Champions dico che le altre devono preoccuparsi un po' a incontrare la Juve".

SCUDETTO - La tabella scudetto a questo punto si può iniziare a comporre: "Se riusciremo a fare sei punti nelle prossime due partite...ma al momento non abbiamo vinto nulla. Bisogna stare con i piedi per terra fino a quando non raggiungeremo l'obiettivo, poi dopo potremo festeggiare".

TEVEZ - Allegri si coccola Tevez, ma ora deve allontare la sua nostalgia di Buenos Aires.  "Non ne abbiamo ancora parlato. Ha fatto un gol staordinario, a compimento dell'annata. Ha componenti tecniche straordinarie, non farebbe gol così. Lo lasciamo un po' libero, poi la differenza tra i grandi e i giocatori normali si vede dai movimenti, si smarcano tra le linee senza nemmeno correre troppo".


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Lazio-Verona, Pioli ha deciso. Gioca Mauri, fuori Cataldi

domenica 22 marzo 2015

I biancocelesti con i quattro tenori: il capitano, Felipe Anderson e Candreva dietro a Klose

di Fabrizio Patania

ROMA - Assalto con i quattro tenori. Pioli ha deciso. La rifinitura di Formello ha risolto gli ultimi dubbi. Gioca Mauri, Cataldi torna in panchina. La Lazio torna al 4-2-3-1 visto con la Fiorentina e nel derby con la Roma dell'11 gennaio. Il capitano si muoverà da trequartista a ridosso di Klose. Candreva e Felipe Anderson partiranno dalle corsie esterne con ampia libertà di movimento. Il fantasista azzurro torna dopo la squalifica, il brasiliano (8 gol e 6 assist negli ultimi tre mesi di campionato) intende festeggiare il rinnovo del contratto appena siglato con la Lazio sino al 2020. Pioli non intende concedere punti di riferimento alla difesa del Verona e questa sera scenderà in campo con il massimo del potenziale offensivo di cui può disporre. A Biglia e Parolo il compito di organizzare la manovra e garantire equilibrio tattico alla squadra biancoceleste. Keita e Lulic primi cambi tattici nella ripresa. Il bosniaco non gioca dal 5 gennaio. Due mesi di stop, ma ormai si allena con il gruppo da un paio di settimane e lunedì scorso a Torino era in panchina. L'Olimpico freme: annunciati 40 mila spettatori tra paganti e abbonati. Lo stadio si presenterà dipinto e imbandierato di biancoceleste. Il popolo laziale proverà a spingere la squadra verso il sesto successo consecutivo in campionato e aspetterà buone notizie da Cesena. In caso di vittoria con il Verona e pareggio della Roma sarebbe sorpasso e secondo posto. La Lazio non precede la Roma in classifica dalla penultima giornata del campionato 2012/13, stagione conclusa il 26 maggio con il trionfo nel derby di Coppa Italia.

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Sarri: «Bravo Empoli. L'obiettivo si avvicina»

EMPOLI - L'Empoli batte nettamente il Sassuolo 3-1 ed avvicina la quota salvezza. Sarri si gode il buon momento della sua  squadra: "Ci manca ancora qualche punto per centrare l'obiettivo e non dobbiamo mollare proprio ora anche perchè la Serie A è complicata. Noi abbiamo iniziato  la stagione non avendo alcuna idea di quello che potevamo fare nella massima serie. Anzi, c'era anche il timore di non esserne all'altezza ma presto abbiamo capito che non era affatto così. Saponara? L'abbiamo rivoluto perché avevamo la presunzione che da noi si sarebbe potuto rilanciare. Questi due gol lo aiuteranno a fare un grande finale di campionato. Valdifiori in Nazionale? Ci dà grande soddisfazione, noi abbiamo 9 giocatori in 7 rappresentative diverse, di cui 3 italiane. E' più facile trattenere me che lui...".


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Juve-Genoa 1-0: Tevez, super gol e rigore sbagliato

TORINO - Vincere aiuta a vincere, ed è anche l'unica cosa che conta per la Juve. Ecco perché la capolista - con 14 punti di distacco dalla seconda prima di scendere in campo - non si rilassa neanche dopo l'impresa a Dortmund in Champions e batte il Genoa 1-0 (Guarda le FOTO ). Vendicata così anche l'unica sconfitta subita in questo campionato, all'andata a Genova. In quella giornata la Roma agganciò i bianconeri in vetta alla classifica, battendo il Cesena 2-0 all'Olimpico, e si cominciò a pensare che questa Juve in fondo non fosse così imbattibile come quella di Conte. In cinque mesi è cambiato tutto: la Juve ha già praticamente vinto il quarto scudetto consecutivo, ma non molla neanche un centimetro, ha una fame di vittorie insaziabile e continua a stupire. A trascinarla c'è un campione assoluto come Tevez, protagonista anche oggi nonostante il rigore sbagliato. Il gol dell'1-0 è una perla di rara bellezza, un misto di potenza, tecnica e classe pura. Ma è anche la grinta, il modo di stare in campo, di pressare a tutto campo che lascia a bocca aperta. La Juve deve davvero sperare che la sua nostalgia della Bombonera non sia poi così forte. 
JUVE, NO TURN OVER - Allegri non fa tanto turn over, anche perché ora c'è la sosta. Marchisio ha smaltito l'influenza e nel 3-5-2 si veste ancora da regista, per sostituire l'infortunato Pirlo. Accanto a lui ci sono Pereyra e Vidal, con Lichtsteiner e Padoin sulle fasce. In attacco c'è Llorente ad affiancare l'insostituibile Tevez. Morata è squalificato.

TEVEZ, GOL FANTASTICO - La Juve è insaziabile e parte subito fortissimo. Tevez va a pressare su Perin dopo soli 20 secondi, mettendo subito in chiaro che la sbornia per i festeggiamenti post Borussia Dortmund è già smaltita e archiviata. Il Genoa tiene botta e ne esce una bella partita dal ritmo alto. La prima occasione è per i rossoblù, che non riescono a sfruttare con Niang un regalo di Bonucci in difesa. È l'unica distrazione di una Juve impeccabile, trascinata da un super Tevez che pressa a tutto campo, anche in difesa. L'Apache fa alzare tutto lo Stadium in piedi al 25' quando sblocca il risultato con un gol incredibile: tre avversari lasciati sul posto e botta imprendibile da posizione defilata che tocca la traversa interna prima di entrare in rete. Perin può solo inchinarsi, come tutto lo stadio, alle gesta di un campione che sta stupendo sempre di più. Con il sedicesimo gol in campionato si riprende anche la vetta solitaria della classifica cannonieri. Si capisce perché Allegri non rinunci mai al suo campione: sta al tecnico comunque gestirlo nel migliore dei modi perché lui di certo non si risparmia mai. Al 46' la Juve va vicinissima al raddoppio, ma Chiellini colpisce la traversa da due passi. Nell'azione i bianconeri reclamano il rigore per un tocco di mano in area di Bertolacci.

L'APACHE SBAGLIA UN RIGORE - Nella ripresa Gasperini lascia negli spogliatoi Niang e inserisce al suo posto Borriello. Anche l'ex della Roma però non parte nel migliore dei modi: dopo soli tre minuti si prende un giallo per uno scontro con Bonucci a palla lontana. Ammonito anche il difensore della Juve. Al 52' Perin deve lasciare il campo per un problema alla spalla destra accusato già nel finale di primo tempo, al suo posto entra Lamanna. La Juventus comincia ad accusare un po' di stanchezza e abbassa notevolmente il ritmo. Da un'altra grande giocata di Tevez, nasce il rigore, molto dubbio, che può chiudere il match. Pereyra va giù dopo un contatto con Roncaglia, ma il centrocampista juventino si lascia cadere ingannando l'arbitro. All'inizio del primo tempo per un episodio simile, Di Bello aveva ammonito Perotti per simulazione. Dal dischetto comunque Lamanna para il rigore di Tevez. È il secondo penalty parato da Lamanna, dopo quello neutralizzato a Ljajic nella sfida con la Roma, quando era appena subentrato a Perin espulso. Col passare dei minuti la Juve cala d'intensità, allora Allegri inserisce forze fresche: al 72' entrano Matri e Pepe al posto di Llorente e Lichtsteiner. Il Genoa resta in partita e cresce nel finale, facendo venire qualche brivido alla Juve. La squadra di Gasperini può uscire comunque a testa alta dallo Stadium, dopo aver battuto i bianconeri in casa all'andata.

tweet@valeminu

JUVE-GENOA 1-0: STATISTICHE E TABELLINO


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Vazquez ringrazia Conte: «Onorato dell'azzurro»

PALERMO - Vazquez fa parte della lista dei convocati di Conte per le gare dell'Italia contro Bulgaria (qualificazioni all'Europeo) e Inghilterra (amichevole a Torino). L'attaccante del Palermo ha esternato la sua felicità attraverso i canali ufficiali del club siciliano: "Sono davvero felice per questa convocazione, farò di tutto per onorare la maglia azzurra. Sono orgoglioso di questa chiamata, il cui merito è da dividere con tutti i miei compagni. A loro va il mio ringraziamento, perché senza il loro apporto non avrei potuto centrare questo traguardo. Ringrazio ovviamente la Società ed il Presidente, ma non posso non dedicare un pensiero alla mia fidanzata e alla mia famiglia, che mi è sempre stata vicino. Se mi piacerebbe ripercorrere le orme di Camoranesi? Lui ha vinto un Mondiale, io non sono ancora sceso in campo. Ma sarebbe un sogno centrare i suoi stessi traguardi".


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Meggiorini: «Chievo, ora è quasi salvezza»

VERONA - "Salvezza? Quasi". Riccardo Meggiorini, uomo assist in occasione del successo vinto per 1-0 dal Chievo conto il Palermo, commenta così la gara coi rosanero: "Sì, a fare assist ci ho preso gusto - ammette - ma non mi sorprende: sono giocate che proviamo e il bagaglio personale non mi manca. Sono giocate che possono cambiare volto alla partita, devo dire che sono davvero felice per questo successo sul Palermo. Fatta per la questione salvezza? Possiamo dire di sì, anzi, è quasi fatta". 


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Galliani si prende i meriti: «Menez una mia idea»

MILANO - "Menez è stata una mia assoluta idea, mi sembrava un giocatore importante e conoscevo bene il suo valore". Lo afferma Adriano Galliani rivendicando la scelta dell'attaccante che ieri con una doppietta è stato decisivo per il Milan nel successo contro il Cagliari e ha raggiunto quota 15 gol. "Di operazioni se ne fanno tante, alcune azzeccate e altre meno, in ogni caso le analisi si fanno a fine stagione e le faremo anche quest'anno - ha spiegato l'ad rossonero a margine del Milan Junior Camp Day - In ogni caso tutto quello che succede al Milan è reso possibile da quella persona straordinaria che è il presidente Berlusconi che, unico al mondo, ha consentito ai tifosi rossoneri di vivere da protagonisti 8 finali di Champions League. I giornali scrivono che non devo più dirlo ma continuerò a dirlo finché avrò voce".

RINNOVO ABATE - Intanto Galliani si gode "questa domenica di serenità che deriva sicuramente anche dalla vittoria di ieri sera ma soprattutto alla presenza di 400 ragazzi e 800 genitori che hanno deciso di spendere il loro tempo per questo progetto". E annuncia che "tutti i nostri ragazzi nati nel '98, da Llamas a Locatelli a Cutrone, insomma tutti, da questa settimana hanno il contratto fino al 2018". Ma non conferma invece il rinnovo per Ignazio Abate. "No, queste sono cose che dite voi e che io non dico e non confermo", ha tagliato corto l'ad rossonero come si legge sul sito del club.


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Mancini: «Il prossimo anno sarà Inter da scudetto»

Written By Unknown on Sabtu, 21 Maret 2015 | 23.50

MILANO - «Credo che l'Inter l'anno prossimo possa lottare per il campionato, faremo la preparazione insieme e ci saranno innesti:ma ora però dobbiamo concentrarci sull'attualità». Lo afferma Roberto Mancini nella conferenza della vigilia al match con la Sampdoria. Dopo l'eliminazione dall'Europa League e nonostante le difficoltà di quest'anno, Mancini è ancora convinto che i nerazzurri nel prossimo campionato potranno competere per lo scudetto. «Il dispiacere è tanto, poi dopo 24 ore lo sconforto deve lasciare il passo a cose positive, non pensiamo agli acquisti, ma a finire questo campionato al massimo - dice - Facendo di tutto per centrare un posto in Europa League». 

«THOHIR FIDUCIOSO» - Il presidente dell'Inter ha inviato un messaggio all'Inter chiedendo un posto in Europa League. Ma Roberto Mancini riferisce di un patron «positivo» e «fiducioso» nonostante la sconfitta di giovedì contro il Wolfburg: «Thohir era dispiaciuto dopo la partita. Ma è anche molto positivo e vuole che la squadra arrivi in Europa League - dice il tecnico -. Ci è vicino, anche se è dall'altra parte del mondo. Ci tira su il morale ed è una cosa molto bella». L'allenatore di Jesi è convinto che da parte della società arriveranno investimenti: «L'Inter troverà risorse per fare una squadra competitiva, anche con innesti. Sono troppi anni che l'Inter arriva in queste posizioni».

«MIHAJLOVIC COME UN FRATELLO» - «Gli voglio bene come ad un fratello, gli auguro le migliori cose e se sarà sulla panchina del Milan sarà in un grande club e avrà una grande opportunità: è un ottimo allenatore e merita grandi squadre», ha detto Mancini parlando di Mihajlovic, tecnico della Sampdoria. Il nome del tecnico serbo negli ultimi giorni è stato affiancato al Milan. «Se lavoreremo insieme in futuro? - aggiunge - Potrebbe accadere». «Cosa ha in più di me? - ha infine scherzato - Beh, l'età: è più giovane...». 


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Di Francesco: «Sarri, mi piace come giochi»

SASSUOLO - "Sarri? Mi piace il suo modo di giocare". Il tecnico del Sassuolo, Di Francesco, guarda al prossimo match contro l'Empoli: "Due società che fanno crescere i giovani, spero che anche il Sassuolo possa diventare un grande vivaio. Per domani mi auspico una bella partita e che il Sassuolo vinca. Vrsaljko? Non è convocato. Non ha ancora risolto del tutto, anche se sta meglio. Cannavaro rientra tra una settimana, per il resto tutti a disposizione. Sarri, l'ho conosciuto a Pescara, giocava in maniera diversa ma è un allenatore con un'idea di calcio, questo mi piace, è un perfezionista. Sfida salvezza? Giusto, visto che non è stata ancora raggiunta. Serve umiltà, per quanto riguarda la quota, questo si vedrà.Calendario in discesa? All'andata è stato così, ma il ritorno è sempre un'altra storia. Dipende anche come si arriva alle partite, noi siamo in crescita. Il mio futuro? Penso solo alla partita con l'Empoli".


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Parma, rabbia Donadoni: Manenti giusto che stia in galera

PARMA - "Chi ha sbagliato deve pagare". Il tecnico del Parma, Donadoni, commenta in maniera netta la situazione dei crociati, in occasione della conferenza stampa in vista della gara con il Torino: "Tante bugie sono state dette. L'arrivo dei curatori è un inizio, vediamo cosa si può rigenerare. Per me umanamente è stata una grande delusione: siamo stati circondati da opportunisti, da persone che hanno pensato solo ad interessi personali. Ne sono disgustato. E se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi".

MANENTI - "Manenti? Tutti hanno visto cosa è accaduto. Ora sappiamo di essere stati raggirati, ma non dal Manenti della situazione, che è già in galera, dov'è giusto che sia per ciò che ha fatto, ma c'è un pregresso che va scandagliato per far capire che le cose così non possono più funzionare.C'è chi ha permesso che questo potesse accadere, poi magari non si pensava che potesse avere un peso così, e quindi bisogna rimboccarsi le maniche e far sì che ci siano delle regole che consentano che le cose funzionino per tutti, e non solo per qualcuno. Tutto quello che sarà necessario fare per far sì che questa squadra rimanga nel calcio che conta lo faremo, e parlo per me. Però chi ha sbagliato deve pagare in maniera pesante, non c'è nessuna scusante, nessun alibi .Sacrifici? Già non prendere un euro da inizio anno lo è, ma se ce ne sono altri da fare, sono disponibile. Ghirardi e Leonardi? Queste sono cose che semmai avrò la possibilità e l'occasione chiederà a quattr'occhi, senza sbandierarlo senza echi che non mi interessano. Ora bisogna essere bravi a mettere tutto alle spalle".

TORINO - "Noi abbiamo questa grande possibilità, ovvero quella di metterci in mostra e in evidenza per affrontare le gare che restano. Per questo però non vuol dire che le cose siano tornate alla normalità, perchè da qui a fine campionato le cose non saranno mai considerate normali. Vogliamo che alle parole venga dato un seguito. Vogliamo che vengano messe subito le basi per un futuro".


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Reja: «Napoli, bei ricordi. Dalla C fino all'Europa»

BERGAMO - «Napoli? Ho un bellissimo ricordo, dalla C all'Europa». Il tecnico Reja, alla vigilia dell'incontro con il Napoli, fa un tuffo nel passato: «Dovremo stare attenti a non subire, soprattutto in avvio di gara. Sono anche convinto che in ripartenza possiamo riuscire a far male al Napoli. Di certo non ci saranno concessi errori: hanno attaccanti temibili. Denis? Non è ancora quello che conoscevo, deve ritrovare condizione, ma ho molta fiducia in lui, penso che con un gol si sbloccherebbe. La squadra' La vorrei più brillante, mi piace per un'ora, poi cala: penso che non si tratti di un problema fisico, deve essere un problema mentale: la sosta ci aiuterà a risolverlo».


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Donadoni: «Disgustato, chi ha sbagliato paghi!»

PARMA - "Chi ha sbagliato deve pagare". Il tecnico del Parma, Donadoni, commenta in maniera netta la situazione dei crociati, in occasione della conferenza stampa in vista della gara con il Torino: "Tante bugie sono state dette. L'arrivo dei curatori è un inizio, vediamo cosa si può rigenerare. Per me umanamente è stata una grande delusione: siamo stati circondati da opportunisti, da persone che hanno pensato solo ad interessi personali. Ne sono disgustato. E se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi".

MANENTI - "Manenti? Tutti hanno visto cosa è accaduto. Ora sappiamo di essere stati raggirati, ma non dal Manenti della situazione, che è già in galera, dov'è giusto che sia per ciò che ha fatto, ma c'è un pregresso che va scandagliato per far capire che le cose così non possono più funzionare.C'è chi ha permesso che questo potesse accadere, poi magari non si pensava che potesse avere un peso così, e quindi bisogna rimboccarsi le maniche e far sì che ci siano delle regole che consentano che le cose funzionino per tutti, e non solo per qualcuno. Tutto quello che sarà necessario fare per far sì che questa squadra rimanga nel calcio che conta lo faremo, e parlo per me. Però chi ha sbagliato deve pagare in maniera pesante, non c'è nessuna scusante, nessun alibi .Sacrifici? Già non prendere un euro da inizio anno lo è, ma se ce ne sono altri da fare, sono disponibile. Ghirardi e Leonardi? Queste sono cose che semmai avrò la possibilità e l'occasione chiederà a quattr'occhi, senza sbandierarlo senza echi che non mi interessano. Ora bisogna essere bravi a mettere tutto alle spalle".

TORINO - "Noi abbiamo questa grande possibilità, ovvero quella di metterci in mostra e in evidenza per affrontare le gare che restano. Per questo però non vuol dire che le cose siano tornate alla normalità, perchè da qui a fine campionato le cose non saranno mai considerate normali. Vogliamo che alle parole venga dato un seguito. Vogliamo che vengano messe subito le basi per un futuro".


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Di Carlo: «Votato Garcia per la panchina d'oro»

CESENA - "Portiamo rispetto per tutti gli avversari ma abbiamo bisogno di punti. Giocheremo con un vantaggio: 12 contro 11. Il nostro pubblico ci trascinerà per trovare l'impresa". Il tecnico del Cesena, Di Carlo, è pronto ad affrontare la Roma: "È da un po' di settimane che conviviamo con dei problemi ma non mi piace cercare alibi, chi scenderà in campo sarà al meglio. Carbonero ha fatto una buona gara con l'Inter, può ancora migliorare. Aveva solo bisogno di tempo.  Bisogna mantenere alta la concentrazione e restare equilibrati. La squadra ha acqusiito sicurezza e fiducia, non cambio il sistema di gioco. Siamo concentrati sul nostro obiettivo,  l'entusiasmo cresce nell'ambiente e lo sentiamo. Dobbiamo tenere i piedi per terra perché bisogna recuperare tanti punti. Prima ero ottimista pur nelle negatività, oggi sono molto fiducioso perché il gruppo crede in quello che fa. La differenza è la mentalità propositiva e la pressione alta, dobbiamo giocare da squadra con grande convinzione".


ROMA - "Confesso che ho votato Garcia per la panchina d'oro a Coverciano. L'anno scorso ha cambiato mentalità e gioco lottando con la Juve, è un allenatore di grande livello. Troveremo una Roma arrabbiata che vorrà difendere il secondo posto. È un momento che non gli gira bene, crea occasione ma non concretizza. Io non credo ad una Roma in crisi, contro la Samp gli episodi sono stati sfavorevoli. La sosta arriva nel momento giusto, non ci siamo fermati un giorno. I ragazzi hanno bisogno di staccare la spina. Dovremo prepararci per il rush finale. Siamo felici delle convocazioni dei nostri giocatori, vuol dire che lavorano bene.  È un orgoglio per la Società e per tutti noi". 


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Lazio, Pioli: «Felipe Anderson, rinnovo grande segnale»

ROMA – La Lazio, squadra più in forma del campionato, domani affronta in casa l'Hellas Verona. Il tecnico biancoceleste, Pioli, tiene a bada i facili entusiasmi: «Sono soddisfatto del percorso di crescita, ma ci sono tanti ostacoli come la partita di domani. Il Verona è un avversario che si chiude bene, dovremo avere più ritmo. Pensiamo con molta concentrazione alla partita».

IL VERONA – «L'Hellas – dichiara Pioli – arriva da quattro risultati utili consecutivi, ha fermato grosse squadra. Si sa chiudere bene, ma sa ripartire. Toni segna con grande regolarità, ci aspetta una partita difficile. Dobbiamo giocare la migliore partita possibile dal punto di vista tecnico e non dare punti di riferimento».

OBIETTIVO ROMA – A chi gli chiedeva se l'obiettivo fosse quello di sorpassare la Roma al secondo posto, Pioli risponde così: «Vogliamo fare più punti possibili. Siamo convinti di fare grandi cose, quando dico di voler vincere tutte le partite vuol dire che siamo ambiziosi. Possiamo pensare in grande solo guardando di partita in partita».

LAZIO EUROPEA – La Lazio, in questo momento, gioca il calcio più Europeo di tutta la Serie A e Pioli non si nasconde: «Sì, è il calcio che abbiamo in mente e cerchiamo di portare avanti. Vogliamo provare a fare le partite, senza speculare, giocando a ritmi alti. Possiamo migliorare ancora».

RITORNO DEI TIFOSI – «Era il nostro obiettivo iniziale – dichiara Pioli sul ritorno allo stadio di molti tifosi – abbiamo bisogno di loro, ci possono dare una carica in più. Non viviamo di traguardi parziali, fino a quando non lo otterremo saremo concentrati al massimo. Insieme ai tifosi comunque sappiamo di essere più forti».

IL RINNOVO DI ANDERSON – Immancabile, infine, una battuta sul rinnovo contrattuale di Felipe Anderson: «Sono molto contento per lui, io da giocatore non ho mai firmato contratti così lunghi. Vuol dire che c'è programmazione. È un calciatore che sta proseguendo il percorso di crescita che non finirà quest'anno». Pioli, però, non si prende meriti per l'esplosione del brasiliano: «Il più lo ha fatto il ragazzo, io ho capito che aveva potenzialità. Ripeto, però, che non ha concluso il suo processo di crescita, ora sta prendendo consapevolezza nei suoi mezzi».


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Iachini: «Siamo cresciuti: tutti temono il Palermo»

Written By Unknown on Jumat, 20 Maret 2015 | 23.50

PALERMO -  "Questa stagione era iniziata con tanti timori dopo il salto di categoria, forse anche giusti, però ritengo che il percorso del Palermo sia sotto gli occhi di tutti: la nostra classifica poteva anche essere migliore. Credo che non si ricordi nella storia una squadra che ha preso 14 pali". Iachini difende i suoi ragazzi nonostante l'astinenza sotto porta. "Andiamo a vedere quello che i bianconeri hanno fatto contro il Borussia, che non è mica una squadra della parrocchia. La Juve è andata lì e ne poteva fare più di tre gol. Abbiamo trovato un avversario fortissimo, hanno giocato a 5 dietro con 3 mediani. La Juve è venuta con timore al Barbera, questo la dice lunga su come viene considerato il Palermo fuori".

TESTA AL CHIEVO - Iachini è un ex: "Il Chievo ha portato a casa risultati importanti negli ultimi turni, chiude bene i varchi, concede poco o nulla e in più è pericoloso in attacco. Voglio una gara attenta. Serve mentalità a prescindere dal modulo". 


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