martedì 13 agosto 2013
A Mazzarri non sarebbe convenuto restare al Napoli, che può lottare per scudetto e Champions proprio grazie al suo lavoro e agli investimenti della società?
di Alberto Dalla Palma
ROMA - A dieci giorni dall'inizio del campionato, seppure con il mercato ancora aperto, si vanno già delineando i valori delle squadre che lotteranno per lo scudetto. Niente di scontato, al momento, come dimostra il caso Fiorentina: inarrestabile fino a qualche giorno fa e candidata a sfidare la Juventus grazie all'arrivo di Gomez, è crollata all'estero facendo suonare l'allarme. Questo per dire: ad agosto si può passare dal sole cocente al temporale con grandine. Eppure esiste già la sensazione che uno dei nostri club più prestigiosi, anche in caso di prossimi investimenti, non possa fare il salto di qualità di cui avrebbe bisogno per tornare ai tempi del triplete: parliamo dell'Inter di Mazzarri, che ha preso scoppole a destra e a sinistra evidenziando tutti i suoi limiti, che non sono tattici ma tecnici. Nel senso che la squadra si è impoverita esattamente come le casse del suo presidente Moratti, al quale sta arrivando in soccorso il magnate indonesiano Thohir. Già, Walter Mazzarri, uno dei migliori allenatori italiani, come dimostrano i risultati: salvezza storica con la Reggina (nonostante l'handicap di 11 punti), finale di Coppa Italia con la Sampdoria, secondo posto con un Napoli ricostruito e rilanciato. Da sempre, però, il tecnico livornese cercava, per una comprensibile ambizione personale, una big storica del nostro calcio: Inter, Milan o Juventus. Le circostanze, però, lo hanno spinto tra le braccia di Moratti nell'anno della ricostruzione o, forse, addirittura della fine definitiva di un'epoca prima del passaggio di consegne. L'allenatore è un attento osservatore del calcio nazionale e internazionale: e allora, non sapeva che erano finiti i soldi, che gli acquisti di Icardi e Belfodil sarebbero stati il top dell'esposizione finanziaria, che forse neanche gli prenderanno gli esterni senza i quali il suo gioco avvolgente non è proponibile? Non gli sarebbe convenuto restare al Napoli, che può lottare per scudetto e Champions proprio grazie al suo lavoro e agli investimenti della società? Ecco, questo è un dubbio che ci accompagnerà per tutta la stagione, come l'interrogativo che solo per lui avrà una risposta logica e circostanziata: Mazzarri, ma chi te lo ha fatto fare?
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