VERONA - Ospite della trasmissione Vighini Show in onda su Telenuovo, il direttore sportivo dell'Hellas Verona Sean Sogliano ha commentato la stagione dei gialloblu, ricca di soddisfazioni ma conclusasi senza l'accesso all'Europa League: «Abbiamo fatto una stagione sempre sopra le attese, cercando di fare più punti possibili - spiega Sogliano -. Arrivati a 40 punti e quindi una volta raggiunto l'obiettivo primario c'è stato un calo mentale. E questo non deve succedere, bisogna guardare sempre di partita in partita. Ci siamo rialzati e siamo tornati in corsa fino alla partita di Roma, quando un torto arbitrale ha stroncato i nostri sogni. Se avessimo vinto contro la Lazio l'atteggiamento contro l'Udinese sarebbe stato diverso. Per colpa nostra abbiamo pareggiato una partita che vincevamo 2-0, tornare da Roma con tre punti avrebbe dato una carica diversa».
MERCATO - Per una stagione che va in archivio, ce n'è un'altra da costruire e immaginare. Per quanto riguarda il mercato, Sogliano ha le idee chiare: «Ne parlo spesso con Mandorlini, vogliamo sia intervenire sul mercato che migliorare la nostra fase difensiva. Siamo stati finora più bravi ad attaccare che a difendere, e in questo modo abbiamo sia vinto che perso molto, mentre i pareggi sono stati pochi. Dobbiamo senza dubbio migliorare. Dove scovare i talenti? Monitoriamo tutte le zone. Purtroppo in Italia c'è il limite di acquistare solo due extracomunitari, mentre in altri paesi sono più elastici da questo punto di vista. In Italia inoltre avere italiani forti è veramente difficile, per questo ci rivolgiamo all'estero». Per giocatori che arriveranno, altri invece lasceranno Verona. Permanenza a rischio per Gonzalez e Cirigliano: «Gonzalez non è stato all'altezza di quanto fatto al Penarol. Ha avuto difficoltà ad esprimersi al meglio e il suo rendimento rimane sotto le aspettative. Vedremo se resterà, valuteremo tutte le possibilità. Cirigliano invece ha tutte le caratteristiche per essere un grande giocatore. Ha molta strada davanti. Stiamo parlando col River Plate per abbassare le condizioni di riscatto perché vorremmo vederlo ancora qui».
TONI E ITURBE - Se al centro del Verona dell'anno prossimo ci sarà o meno Toni dipende tutto dal giocatore, come spiega il ds: «Stiamo solo aspettando una sua risposta, gli abbiamo offerto un altro anno di contratto perché è un giocatore fondamentale. Mi auguro che abbia ancora voglia di mettersi in gioco. Iturbe? - continua Sogliano - Per me vale anche più di 30 milioni. Ha quella cattiveria sintomo del fatto che si diverte a giocare, lo vorrei così per sempre. Se riusciremo a venderlo a certe cifre farà la fortuna del Verona, altrimenti rimarrà con noi. Chi lo vuole deve parlare con noi. La mia è stata un'intuizione andata bene. Io sono portato a cercare qualche scommessa, non avendo la possibilità di comprare i giocatori a peso d'oro. Quella di Iturbe è una cessione che deve generare una grande plusvalenza, ma la filosofia della società non cambierà. Di sicuro non vogliamo calciatori con la pancia piena. Abbiamo bisogno di giocatori molto motivati. Parlando con presidente ed allenatore allestiremo la miglior squadra possibile per la prossima stagione».
IL MILAN - A fine stagione qualcuno ha ipotizzato un passaggio di Sogliano al Milan, prontamente smentito dal diretto interessato che rilancia: «Milan? Se ci fossi andato non avrei fatto il cameriere di Galliani, questo è certo. Io ho scelto di restare a Verona perché mi piacciono le sfide, sarebbe stato troppo facile lasciare dopo una promozione e un decimo posto. Il nostro DNA deve essere sempre quello dell'outsider»
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