Inzaghi: «Il Milan deve tornare dove merita»

Written By Unknown on Selasa, 15 Juli 2014 | 23.50

CARNAGO (VARESE) - "Sono realista, so che dopo un ottavo posto non si può pensare di ripartire vincendo sempre. Fra qualche mese capiremo dove può arrivare la squadra, non me la sento di fare proclami. Posso solo assicurare che questa squadra darà tutto in campo". Sono le riflessioni di Pippo Inzaghi dopo i primi giorni alla guida del Milan. "Tutti hanno voglia di tornare a fare bene, a rendere la vita difficile agli avversari, a essere professionisti seri - ha spiegato l'allenatore presentando a Milanello i membri del suo staff tecnico -. Dopo sei giorni di allenamento più sereno perché vedo grande disponibilità, nessuno si lamenta, tutti lavorano. Non sono un sergente di ferro, né questi ragazzi lo meritano perché sono professionisti seri: si stanno allenando bene, hanno capito che il Milan deve tornare dove merita, questa squadra non mollerà mai".

Domani altro test per il nuovo corso rossonero: «Non so domani come arriveremo e quanti giocatori avrò a disposizione ma voglio vedere quello che ho visto domenica, tra giocate e situazioni che abbiamo provato. Giocheranno tutti più o meno tutti un tempo e siamo il Milan, non possiamo fare brutte figure. Se stanno bene davanti giocano El Shaarawy, Pazzini e Menez ed entreranno Mastour, Niang e Robinho. Dietro Zaccardo, Bonera, Alex e Constant e vediamo Rami. In mezzo Piccinocchi con Poli e Saponara». BALOTELLI? TORNERÀ CON VOGLIA - Il tecnico rossonero ha parlato anche a Sportmediaset prima della presentazione dello staff: «La società sa quello che ho in mente, per il mio calcio e per far divertire servono giocatori veloci e bravi nell'uno contro uno. Balotelli? Mario era comprensibilmente dispiaciuto dopo il Mondiale ma tornerà con voglia dopo il 21 e verrà negli Stati Uniti insieme ai nazionali per creare il gruppo e lo spirito giusto». SGUARDO DALL'ALTO PER IL NUOVO MILAN - Osservare dall'alto allenamenti e partite è decisivo per correggere i movimenti della squadra e prendere le contromosse agli avversari: ne è certo Pippo Inzaghi che anche a questi aspetti ha pensato nella formazione dello staff tecnico che lo affiancherà alla guida del Milan. Hanno già lavorato con Inzaghi nelle giovanili Nicola Matteucci, il tattico che seguirà tutte le partite dalla tribuna trasmettendo all'allenatore le sue osservazioni nell'intervallo, e Fulvio Fiorin, scelto come metodologo che osserverà gli allenamenti dall'alto e stenderà le relazioni sugli avversari. Le palle inattive sono invece la specialità di Gianni Vio. "Prima le studiamo in video, poi le proviamo sul campo - ha spiegato Inzaghi - Ora ci stiamo occupando principalmente di quelle in attacco, ma con lo staff lavoreremo anche su quelle difensive per subire meno gol". L'ultima novità è Alfredo Magni, preparatore dei portieri. "L'abbiamo strappato al Brescia e vede il ruolo del portiere quasi come un libero", ha assicurato Inzaghi che ha voluto confermare Mauro Tassotti nel ruolo di vice, Andrea Maldera come tattico, e ha richiamato Daniele Tognaccini che, assieme a Bruno Dominici curerà la preparazione atletica. "Saranno preziosi per far correre il Milan più degli altri - si è augurato l'allenatore - non so se saremo subito brillanti, ma l'obiettivo è avere carburante per tutta la stagione"

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