APPIANO GENTILE - Xherdan Shaqiri, il secondo acquisto dell'Inter nel mercato invernale, è stato presentato oggi alla Pinetina. Gli onori di casa li hanno fatti il dg Fassone, il ds Ausilio, il tecnico Mancini e l'avvocato Capellini, ma poi, dopo una breve introduzione dell'allenatore di Jesi ("Non credo che Shaqiri abbia bisogno di tante parole perché ha giocato nel Bayern ed è un punto di riferimento della nazionale svizzera. Lo lascio volentieri alle vostre domande"), è stato lo svizzero di origini albanesi a prendersi la scena.
Shaqiri, come mai ha scelto l'Inter?
Ho avuto anche altre offerte dall'Inghilterra e dalla Germania, ma la volontà di venire all'inter è sempre stata chiara. Ho parlato con Mancini e le sue parole mi hanno molto colpito. Dopo la telefonata con lui ho avuto subito chiaro in mente che questa per me era la soluzione migliore. Adesso voglio riportare il club a fare grandi cose e a vincere.
Cosa l'ha impressionata dell'Inter, di Milano e di San Siro?
La prima cosa sono stati i tifosi che mi hanno aspettato all'aeroporto. Me la ricorderò per sempre, anche a fine carriera perché è stato difficile anche uscire dall'aeroporto. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura e ripagare la fiducia di questa grande dirigenza. Mi sono emozionato alla prima gara a San Siro domenica e spero di far bene.
Ha giocato con tanti campioni in carriera. Chi è quello che l'ha impressionata di più?
Ogni giocatore è diverso. Non amo confrontarmi con gli altri anche se ho giocato con grandi campioni. Con il Bayern ho avuto un periodo bellissimo e cercherò di usare quello che ho imparato per far bene qui all'Inter. Spero di vincere titoli anche all'Inter come successo a Monaco.
Al Bayern aveva perso il sorriso e qui lo ha ritrovato?
Alla fine non ero del tutto felice e se ne sono resi conto. Ho bisogno di giocare, di mettere in mostra quello che so fare sul campo. In passato ho vinto molto e voglio farlo anche qui. Ho ottime sensazioni con l'allenatore e con i nuovi compagni e ho intenzione di fare bene.
Quanto è stato vicino alla Juventus?
Pare che abbia avuto contatti con tante squadre se si leggono i giornali. La Juve era una delle possibilità studiate dal mio fratello, ma l'Inter è la migliore soluzione. Non vedo l'ora di giocare e ho una buona sensazione per quel che riguarda la lotta per il terzo posto: abbiamo iniziato con una vittoria importante domenica e vogliamo continuare così.
Prima della telefonata di Mancini, chi le ha parlato dell'Inter?
L'Inter la conoscono tutti ed è un club con grandi ambizioni e trionfi alle spalle. Ci hanno giocato grandi campioni, ha vinto la Champions e poi mio fratello ha sempre avuto ottimi contatti con Ausilio. Il clima è sempre stato positivo e sono felice di essere qui.
Pensa che con il suo arrivo aumenteranno i tifosi albanesi dell'Inter?
Io sono nato in Kosovo che è una nazione gemella dell'Albania, ma gioco per la Svizzera. Il Bayern ha guadagnato qualche tifoso albanese da quando mi ha acquistato e succederà anche all'Inter anche se l'Inter di tifosi albanesi ne ha già.
Si sente pronto per giocare?
Mi sono già allenato con la squadra già la scorsa settimana e ho sensazioni positive. Spero di giocare già nel prossimo fine settimana
Ha già fatto un "programma" di quello che si aspetta per questa sua avventura all'Inter?
Nel calcio non si possono fare squadre per i singoli, per la squadra sì. Noi siamo l'Inter e dobbiamo giocare sempre per l'Inter, indipendentemente dall'avversario. Voglio essere in una squadra vincente, che conquista sempre i tre punti e voglio trasmettere questa mentalità alla squadra.
Cosa le ha detto Rummenigge dell'Inter?
Non era necessario parlare con lui dell'Inter perché tutti conoscono questo club. La mia decisione è sempre stata chiara. Voglio riportare l'Inter in Champions League e poi al top, dove questa società merita di stare.
Perché lei voleva solo l'Inter che è in questo momento di difficoltà?
Un giocatore quando sceglie una squadra guarda anche quale offre le migliori prospettive di crescita a livello personale. E l'Inter mi ha dato grandi prospettive, non ho avuto dubbi fin dall'inizio. Voglio avere successo in un nuovo campionato e mi impegnerò per riportare l'Inter al vertice.
Cosa le ha detto Guardiola? Ha provato a trattenerla al Bayern?
Non ho parlato con Guardiola: i dirigenti sapevano che volevo andare via e non c'è stato bisogno di dirsi molto altro.
Come ha vissuto la prima gara, anche se in panchina, a San Siro? Quanto è diversa dall'Allianz Arena?
San Siro è un impianto bellissimo e che ha grande storia. Peccato che non è sempre pieno… La differenza con la Germania sta nel numero degli spettatori: spero che con bei risultati e bel calcio riusciremo a riempire lo stadio.
Quanto hanno pesato di messaggi di affetto dei tifosi nella sua scelta?
Ausilio mi ha detto che nei blog i tifosi scrivevano che mi volevano a tutti i costi. E' stata una delle spiegazioni perché ho scelto di venire qua e sono contento. L'Inter ha tifosi fantastici e sentirli al mio fianco è bello.
Quali differenze ci sono tra la Serie A e la Bundesliga?
La Serie A è un torneo bello, aggressivo e offensivo, dove però segnare più gol a partita come succede in Bundesliga è complicato perché qui l'aspetto tattico è molto importante e tutte le squadre sono forti e ben disposte in campo.
In quale posizione predilige giocare?
Al Bayern credo di aver dimostrato di essere un calciatore versative. Io mi sento meglio quando faccio il 10 e possono dettare l'ultimo passaggio giocando libero di muovermi su tutto il fronte offensivo. Qualsiasi posizione però per me va bene e mi adatto alle esigenze della squadra.
Shaqiri: "L'accoglienza dei tifosi la ricorderò a vita. Credo nel progetto di Mancini"
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