Il tecnico nerazzurro: «Spero per il bene di tutte le parti che ci si possa sedere a un tavolo per risolvere la situazione»
MILANO - Stramaccioni, che partita si aspetta a Parma domani?
Parma è un campo difficile e io l'ho appreso velocemente perché lo scorso anno lì ho subito la prima sconfitta da allenatore dell'Inter. Il lavoro di Donadoni è sotto gli occhi di tutti e, anche se ha cambiato qualche giocatore importante rispetto alla scorsa stagione, la squadra ha mantenuto la sua identità. E' una trasferta difficile, ma dopo le ultime due partite dobbiamo ritrovare sul campo i punti di forza che ci hanno permesso di arrivare in alto in classifica.
Cosa cambia per lei nella gestione di Sneijder dopo le dichiarazioni di Branca?
Parlo quotidianamente con Wes e con il presidente, sono al corrente della situazione e il discorso è più semplice di quello che si può pensare: la scorsa estate l'Inter ha preso linee guida chiare e precise, che sono state constatate nella scorsa campagna acquisti e cessioni. L'idea del club va rispettata e condivisa e ora bisogna capire la posizione del giocatore. Siete di fronte alla persona che nei confronti del giocatore ha più stima e l'ho dimostrato nei fatti. Io ho ascoltato e sentito tutte le situazioni e ora decido di non utilizzare il giocatore secondo una scelta tecnica. Spero però per il bene di tutte le parti che ci si possa sedere a un tavolo per risolvere la situazione. Andrò comunque a Parma per i giocatori migliori per ottenere un risultato positivo, anche senza Sneijder.
La vicenda Sneijder ha turbato l'ambiente?
A livello di squadra assolutamente no. Siamo concentrati e abbiamo la testa a Parma. Non ci sono condizionamenti e non abbiamo altri pensieri. Vogliamo far parlare il campo. Non siamo stati fortunatissimi negli episodi nelle ultime partite, ma al Tardini vincerà la squadra che giocherà meglio il campo.
Soddisfatto di essere in panchina dopo che il ricorso contro la sua squalifica è stato accolto?
Fatemi ringraziare Capellini e Raffaelli perché, oltre a essere due grandi professionisti, a loro sono legati momenti importanti della mia carriera all'Inter: lo studio dove è stato deciso il mio futuro da tecnico nerazzurro era quello di Raffaelli, mentre di fronte a Capellini ho firmato il mio triennale. Meritavo di essere allontanato dal campo perché platealmente ho manifestato il mio dissenso all'arbitro, uscendo dall'area tecnica e protestando con queste braccia lunghe, non meritavo di essere squalificato e sono contento di essere stato scagionato perché non ho offeso nessuno. E' giusto che sia stato espulso ed è giusto che non sia squalificato domani.
Come sta Guarin?
Per noi è un giocatore fondamentale in questo momento e spero di recuperarlo per domani.
A Parma sta pensando a una squadra più solida?
Nelle ultime partite l'Inter ha concesso un po' troppo e questo lo so. Non mi piace piangere: l'emergenza in difesa di Bergamo e gli infortuni a centrocampo contro il Cagliari e in questa settimana ci hanno un po' condizionati. Qualunque squadra della Serie A andrebbe in difficoltà con tante assenze in un unico reparto. Detto questo a Parma non possiamo concedere quello che abbiamo concesso a Bergamo e contro il Cagliari. Ci sarà serenità nel preparare la gara, ma anche la fame e la grinta che ci hanno portato al secondo posto in classifica.
Ultimamente avete concesso tanto perché avete perso di equilibrio con il tridente?
L'Inter è una squadra che vuole provare a vincere tutte le partite e va in campo con un equilibrio più offensivo possibile. Non è un alibi perché riconosciamo i meriti dell'Atalanta e del Cagliari, ma in queste due gare per necessità non abbiamo messo in campo le caratteristiche che ci hanno portato in alto in classifica. Domenica scorsa non avevamo alternative al centrocampo e anche a partita in corsa non sono riuscito a dare una mano a quel reparto. Quanto le defezioni sono concentrate tutte in un reparto fai fatica. Succederebbe anche alla Juve se mancasse insieme Bonucci, Barzagli e Chiellini. Se abbiamo mantenuto equilibrio a Torino, contro la squadra che ha segnato 3 gol sul suo campo contro i campioni d'Europa, è merito anche di Guarin e Mudingayi che a gara in corso ci hanno dato equilibrio lì in mezzo. Il tridente l'ho schierato anche nelle partite successive a quella di Torino perché non avevo scelte e comunque un risultato positivo o uno negativo non sono frutto dell'utilizzo del tridente. A Torino per esempio avevamo iniziato con le tre punte, ma abbiamo segnato il 2-1 e il 3-1 con il 3-5-2 e con Guarin in campo.
Cosa le ha detto Cassano domenica quando l'ha placcata?
Non avevo visto chi era. Speravo che questo gesto di incredibile umanità portasse alla riduzione di almeno un turno. E' stato un gesto socialmente utile. Ha ragione Leonardi quando ha detto che l'assenza di Cassano per l'Inter peserà più della mia assenza che adesso non ci sarà.
A Parma rinuncerà al tridente?
Non voglio andare a Parma a schierare una partita con grossi vantaggi e svantaggi. Se non ci sarà Guarin un'alternativa ce l'abbiamo, ma la tengo per me. Credo che stringerà i denti e Combi mi ha dato segnali positivi.
Perché tanti allenatori vengono espulsi?
Per me si tratta della prima espulsione in carriera, ma è stata una reazione... di calcio e non ho offeso nessuno. E' stato giusto allontanarmi perché sono riuscito dall'area tecnica, ma non ho offeso nessuno. Non è nel mio modo di essere. Non ho l'esperienza per parlare di altri colleghi.
Come finirà Milan-Juventus?
Io penso all'Inter. Domenica scorsa avevano frenato tutte e noi non abbiamo fruttato l'occasione pareggiando.
Cosa pensa di Pereira?
Sono soddisfatto perché non ricordo un giocatore che arrivi da un'altra dimensione. Rappresenta il futuro dell'Inter a sinistra, con Nagatomo a destra. Abbiamo preso un mancino importante per quel ruolo e per giudicarlo bisogna aspettare. Lo riprenderei subito e diamogli tempo.
Perché non ha portato Nagatomo a Kazan?
Ho deciso di non portarlo perché è uno dei nostri giocatore che ha volato di più. E' uno dei più migliorati da quando sono arrivato all'Inter. Ha imparato il barese grazie a Cassano e ora è più completo come uomo (ride, ndr). Aveva fatto un assist incredibile a Milito se Diego avesse segnato ed è migliorato tanto nell'uno contro uno difensivo. Può migliorare nell'uso del sinistro e si impegna molto.
Le piacerebbe un'Inter provinciale, ma vincente a Parma?
Vorrei un'Inter che fa attenzione e rispetta l'avversaria perché non possiamo concedere quello che abbiamo concesso nelle ultime partite.
Come ha vissuto l'arrabbiatura di Moratti domenica?
All'Inter in questo momento siamo un blocco compatto e unito e pensiamo le cose nello stesso modo. Era arrabbiato domenica, ma ora è tranquillo.
E' stata la prima Cassanata di quella di domenica?
Mi fido di lui e delle persone che mi hanno detto quello che ha fatto. Mi assicurano che la sua è stata una protesta veemente, ma non è andato oltre. E' stato un segnale di attaccamento all'Inter, non una Cassanata. Verrà a Parma pur squalificato con la squadra e questo ti fa capire molte cose.
Senza gli errori degli arbitri poteva essere in cima alla classifica. Ci aveva pensato?
E' un'analisi che si può fare, ma i "se" e i "ma" non devono ingannare l'allenatore. Al di là dei punti lasciati noi abbiamo fatto meno bene rispetto al passato. Gli episodi negativi sono stati determinanti però noidobbiamo correggere gli errori.
Andrea Ramazzotti
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